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  • Il pericolo si annida nel parco giochi di Agnone

    AGNONE – Consapevoli del fatto che questo articolo farà infuriare il vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani, il quale notoriamente considera ogni critica e qualsiasi appunto mosso dalla stampa come una questione personale, non possiamo astenerci e dunque lo scriviamo.

    Il nostro intento, è bene precisarlo visto che in Municipio sono molto permalosi e anche dalla querela facile, è solo quello di avvisare gli utenti, che in questo caso sono bambini, del potenziale pericolo.

    Il fatto del giorno riguarda il parco giochi in via Roma, quella struttura che tra l’altro sorge proprio alle spalle di una stazione di rifornimento carburante, una posizione non proprio felice visto che è dedicata ai bambini. Un vero genio chi l’ha progettata proprio lì.

    Le immagini pubblicate, che mostrano giochi non solo sporchi, ma anche rotti e quindi pericolosi, sono state scattate una decina di giorni fa. Non siamo ripassati a controllare se in questo arco di tempo magari la situazione è cambiata, né in meglio né in peggio. In tal caso siamo pronti a rettificare immediatamente.

    La situazione era e molto probabilmente è ancora quella che si vede dalle foto, troppi commenti non servono.

    Passi per lo scivolo imbrattato con scritte anche volgari, colpa dei soliti vandali o delle baby gang come direbbe qualcuno in città.

    Ciò che preoccupa davvero, però, è lo stato in cui versa l’altalena metallica, o meglio, quello che ne resta. Essendo di metallo già non è a norma, un reperto storico praticamente, e dunque andrebbe rimossa, non potrebbe proprio starci lì in quel parco, ma ora che è rotta presenta spigoli vivi e taglienti. Da gioco si è trasformata in un’arma a tutti gli effetti. 

    Lo ripetiamo, non c’è alcun intento polemico in questo scritto. Non è l’ennesima accusa contro l’amministrazione di centrosinistra, sarebbe fin troppo facile. Vogliamo solo mettere in guardia i genitori e segnalare il problema, perché oggettivamente di questo si tratta, al Comune o alla Polizia municipale. Tutto qui. Magari fateci sapere come va a finire, prima che qualche bambino si faccia seriamente male.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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