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  • Incendi, il vademecum della Coldiretti Molise

    CAMPOBASSO – All’indomani dell’ultimo incendio che ha mandato in fumo, a San Martino in Pensilis, 11 ettari di campi coltivati a grano e orzo, e del varo del Piano antincendio dalla Regione Molise, torna d’attualità il problema degli incendi estivi. Spesso favoriti dalle elevate temperature, unite alle prolungate assenze di precipitazione, oltre che a pericolose disattenzioni della popolazione, gli incendi costituiscono un grave pericolo non solo per l’ambiente ma anche per l’incolumità dei cittadini. Per questo Coldiretti Molise, anche alla luce delle pesanti sanzioni previste in caso di mancato rispetto del decreto del Presidente della Regione Molise del 2 luglio 2018, che resterà attivo fino al 30 settembre, ha elaborato un proprio vademecum di prevenzione agli incendi.

    Prima raccomandazione della principale Organizzazione agricola regionale è quella di tener presente che, fino al 30 luglio, è vietata ogni forma di abbruciamento dei residui vegetali agricoli e forestali. La sanzione per coloro che contravvengono alle disposizioni delle norme citate va da un minimo di 1.033 ad un massimo di 10.330 euro. Nel periodo non a rischio di incendio per gli abbruciamenti eseguiti in bosco e nei rimboschimenti è tuttavia necessario essere autorizzato dall’ente territorialmente competente, mentre non è necessaria autorizzazione per gli abbruciamenti eseguiti entro 50 metri dal bosco e nei castagneti.

    Comunque gli abbruciamenti devono essere eseguiti sempre in assenza di vento (colonna di fumo in verticale) e con le dovute precauzioni (piccoli cumuli in spazi ripuliti, con più di una persona presente). Nel periodo a rischio di incendio è consentita la cottura di cibi in bracieri e barbecue solo in aree attrezzate anche nei boschi e nei rimboschimenti.

    Al fine di fissare regole e fornire suggerimenti Coldiretti Molise ha elaborato un decalogo per combattere il rischio di incendi. La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento e le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e, nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi, verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

    Non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e, in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.

    Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome ma mantenersi sempre a favore di vento, evitando di farsi accerchiare dalle fiamme e informare tempestivamente le autorità responsabili.

    Per tutto il periodo indicato sarà attiva la Sala Operativa Unificata Permanente c/o il Servizio di Protezione Civile, con modalità h 24 al numero 0874 7791 . 80012001, oltre al Corpo Carabinieri Forestali (1515) o i Vigili del Fuoco (115).

    Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali, interessati alla distruzione dei boschi, ricorda Coldiretti, occorre collaborare con le autorità pubbliche e  con i Corpi di Pubblica Sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti molto spesso dallo stato di abbandono in cui versano molti dei nostri boschi.

     

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