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  • Incidenti causati da cinghiali, il giudice condanna la Regione a risarcire i danni

    La Regione Abruzzo dovrà risarcire i danni materiali e pagare le spese processuali a due automobilisti che hanno avuto, negli anni scorsi, degli incidenti stradali con fauna selvatica. La Regione Abruzzo ha ovviamente tentato di eludere il pagamento dei danni obiettando che le strade teatro dei sinistri erano provinciali, dunque gestito da un altro ente pubblico. Ricorso respinto e condanna confermata dal giudice secondo il quale «la sovrabbondanza di fauna selvatica nella zona» «nonché l’insussistenza, all’epoca dei fatti, di attività di caccia si selezione volte a contenerne il numero, attesta la negligenza della Regione nello svolgimento dei propri compiti di controllo». Insomma, una situazione del tutto analoga a quella odierna, con la caccia collettiva ormai chiusa da settimane, quella di selezione che non è ancora stata attivata (domani è previsto un incontro a tema in Regione, ndr) e il controllo operato dalla Polizia provinciale, l’unico strumento realmente valido per contenere la specie in esubero, che non ancora riprende.

     

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