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  • Indennità di rischio ai medici di guardia, Paolucci: «La Corte dei conti la ritiene illegittima»

    Indennità di rischio ai medici di guardia, Paolucci: «La Corte dei conti la ritiene illegittima».

    L’assessore regionale alla Sanità interviene sulla spinosa questione che rischia di innescare azioni di protesta tra i medici.

    Nelle ultime ore la Regione Abruzzo ha scritto alla Asl chiedendo di sospendere le indennità di rischio ai medici di guardia. Non solo, ma la Regione è pronta a chiedere ai medici la restituzione dei compensi già percepiti nei dieci anni precedenti. Insomma, una mazzata per i medici di guardia, che si stanno già organizzando con i sindacati per opporsi a questa operazione di recupero crediti da parte della Regione Abruzzo.

    L’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, non si scompone più di tanto, perché non si è trattato di una sua scelta politica, ma di un atto dovuto.

    «C’è un decreto della Procura della Corte dei conti, c’è poco da discutere. – commenta infatti l’esponente politico del Pd, investito della questione dalla redazione dell’Eco – Secondo la Procura quelle indennità sono illegittime. I medici di guardia che si sentono danneggiati da questo provvedimento si rivolgano al Tar o al giudice del lavoro».

    Nelle scorse settimane, infatti la Procura della Corte dei conti ha emanato un decreto di richiesta documenti e informazioni nel quale si parla chiaramente di danno erariale. Nella segnalazione della Finanza si evidenzia un elevato pregiudizio alle pubbliche finanza derivante dalla pregressa e attuale erogazione in favore dei medici di continuità assistenziale del compenso aggiuntivo “indennità per i rischi legati alla tipologia dell’incarico” previsto dall’accordo integrativo regionale e approvato con delibera regionale nel 2006. Quell’accordo sarebbe, secondo la Procura della Corte dei conti, in contrasto con l’accordo collettivo nazionale sul quale si parla di “onorario omnicomprensivo orario”. Quindi il procuratore regionale Maurizio Stanco ha disposto che la Regione Abruzzo fornisca esaustivi chiarimenti sulla retribuzione prevista. E la Regione, in autotutela, ha sospeso le indennità di rischio ai medici.

     

     

     

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