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  • Indennità di rischio guardie mediche, Febbo: «Un pasticcio creato da Paolucci e D’Alfonso»

    “Sulla vicenda relativa alla sospensione e alla restituzione delle indennità di rischio ai dottori delle Guardie mediche l’assessore Paolucci assume un atteggiamento politico camaleontico, addirittura oggi esprime un pensiero e una posizione diametralmente opposti a quanto sostenuto con arroganza e superbia fino a ieri”.

    E’ quanto dichiara il Consigliere regionale Mauro Febbo. “Dopo un anno – aggiunge Febbo – il duo Paolucci e D’Alfonso, si accorge del grande pasticcio creato e del danno arrecato a centinaia di medici di guardia chiamati a restituire ingenti somme, senza tener conto che le stesse sono state legittimamente erogate negli anni dalle Asl e regolarmente assoggettate a tassazione”. “Infatti, questa tematica tornerà oggi di nuovo all’esame della Commissione vigilanza – spiega Febbo – per ribadire da una parte la legittimità del diritto acquisito da parte dei medici e dall’altra il pasticcio creato da Paolucci che da subito si è arroccato su una posizione di chiusura senza sentire le ragioni di medici e sindacati, a differenza di quanto deciso nelle altre regioni. E’ paradossale come, solo adesso, all’indomani della sentenza favorevole da parte del Giudice del Lavoro, si voglia trovare una strada percorribile che possa accogliere le ragioni dei medici e sospendere il recupero delle indennità, quando  il 19 settembre scorso non si è dato seguito alla risoluzione approvata all’unanimità in quinta Commissione mentre in Consiglio regionale che andava proprio incontro alle richieste avanzate dai sanitari al fine di sospendere le procedure di recupero. Ricordo, inoltre, che avevo inutilmente fatto osservare in tutti i tavoli di confronto, e durante il Consiglio regionale, come la Regione avesse intrapreso una strada illegittima, frettolosa e incoerente mentre altre Regioni avevano assunto atteggiamenti più cauti e azioni meno dannose nei confronti dei dottori che hanno percepito l’indennità dopo aver siglato più di dieci fa un preciso accordo con la ASL. Purtroppo questo è il risultato di anni di mal governo regionale nel corso dei quali sono mancati il confronto, la condivisione e l’istituzione di tavoli tematici su argomenti importanti e vitali per la Regione Abruzzo come la sanità”. “Domani, a partire dalle 10 a L’Aquila, in Commissione Vigilanza oltre al tema delle Guardie mediche verranno affrontati altri due punti fondamentali inerenti la situazione dell’Ospedale di Atessa e quello di Guardiagrele. “Su entrambe le strutture – conclude Febbo – è urgente attivare, preso i Ministeri e il Tavolo di Monitoraggio, tutte le opportune procedure per riconvertire i presidi ospedalieri quantomeno in Ospedali di area Disagiata. Passaggio fondamentale per evitare che le aree interne della Provincia di Chieti rimangano senza le adeguate strutture sanitarie”

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