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  • La caccia non basta contro i cinghiali, la Cia invoca attività di controllo

    Viste le sempre più numerose segnalazioni da parte delle aziende agricole circa la presenza massiccia di fauna selvatica su terreni coltivati in zone di ripopolamento e cattura (in modo particolare a seminativo) e di conseguenza degli ingenti danni che tale fenomeno crea, la Cia Agricoltori Italiani Chieti-Pescara, con una lettera inviata alla Regione Abruzzo, chiede l’attivazione dell’attività di controllo per risolvere il problema.

    «E’ possibile affermare che siamo di fronte a una situazione di assoluta emergenza. – afferma il presidente Antonio Sichetti – La proliferazione incontrollata di alcune specie selvatiche, in particolare cinghiali, ha raggiunto livelli intollerabili per l’attività agricola».

    «Ai sensi del dell’Art. 44, comma 5, della Legge Regionale n. 10 del 28 Gennaio 2004, la confederazione Cia chiede un intervento urgente all’interno delle zone di ripopolamento e cattura ricadenti delle province di Chieti e Pescara» si legge in una nota stampa.

    «È fondamentale che tale provvedimento venga attuato al più presto al fine di evitare che la situazione, già grave, non diventi più gestibile. Questa potrebbe essere anche l’occasione di ripensare le forme di contenimento degli animali selvatici, attraverso l’impiego di metodi più efficaci e in linea con le esigenze attuali dei territori».

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    1 Comment

    1. Emilio says: Rispondi

      Eliminare gli animali con medicine e vaccini é una cosa naturale e umana, ma i cacciatori che sparano senza nessun rispetto per gli animali e che mostrano con fierezza cinghiali morti con il fucile posato sopra, per me sono solo luridi assassini, si devono vergognare. Questo giornale é indegno nel publicare tali foto.

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