• L'attacca Bottone
  • L’Abruzzo torna rosso, ma solo per un giorno: stop a tutte le attività, caccia compresa

    Il braccio di ferro tra Regione Abruzzo e Governo centrale è arrivato alla sua farsesca conclusione: il Tar Abruzzo ha di fatto sospeso gli effetti dell’ordinanza del Governatore che aveva permesso il passaggio prematuro in zona arancione per dare una boccata d’ossigeno all’economia, atteso che i parametri epidemiologici lo consentivano. Ma lo scontro si è spostato sul piano politico e i ministri Boccia e Speranza hanno deciso di dare un sonoro ceffone al Governatore “ribelle” impugnando l’ordinanza davanti al Tar.

    Il tutto sulla pelle degli abruzzesi che domattina non sapranno bene di che colore è la loro regione, perché il continuo rincorrersi di lanci di agenzie di stampa non ha fatto altro che aumentare la confusione. Idem per le Forze dell’ordine che domattina non sapranno quali regole far rispettare. A mettere un po’ di ordine, a tarda ora, è il commento ufficiale del presidente Marco Marsilio che sostanzialmente, protestando, conferma che il Tar ha sospeso gli effetti della sua ordinanza.

    «La pervicace azione del Governo produce come risultato l’insensato e schizofrenico ritorno in zona rossa, per un giorno, di una regione che da due settimane mostra valori stabilmente arancioni, ormai persino tendenti al giallo». Sembra incredibile, ma è proprio così: da domattina l’Abruzzo torna ad essere zona rossa, ma solo per un giorno, già da domenica infatti si tornerà in zona arancione o magari addirittura in zona gialla. Intanto da domattina saranno in vigore tutte le limitazioni previste dalle zone rosse, compreso dunque lo stop all’attività venatoria.

    Francesco Bottone

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