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  • L’anniversario triste del ponte ‘Sente’ chiuso da quattro anni, Greco attacca Pd e centrodestra: “Non hanno mosso un dito”

    “Quattro anni di silenzi e azioni mancate da parte del centrodestra e del Partito democratico per riaprire il più importante viadotto, il Sente-Longo, che collega Molise e Abruzzo. Il centrodestra continua le passerelle politiche in vista delle elezioni, ma dal 18 settembre del 2018, giorno della chiusura del ponte, non ha prodotto alcuno sforzo concreto per rispondere alle esigenze di migliaia di cittadini che convivono con gli atavici problemi della viabilità delle aree interne”.

    A pochi giorni dal quarto anniversario dalla chiusura del viadotto Sente, Andrea Greco sferra l’attacco nei confronti di centrodestra e Pd, che sulla vicenda – a suo dire – non hanno mosso in dito per tentare di risolvere il problema.

    “Mentre si rincorrono le promesse da marinai di paracadutati di altre regioni che non conoscono il nostro Molise – afferma Greco – si assiste all’inesorabile abbandono dei territori montani per mancanza di servizi e politiche che permettano ai cittadini di vivere in maniera dignitosa”.

    Ed ancora, il portavoce del M5S in Consiglio regionale punta il dito verso i candidati di Forza Italia, Udc e Fratelli d’Italia “totalmente disconnessi da una realtà letteralmente a rischio estinzione. Malgrado questo – rimarca – i vari Lotito e Cesa perseverano nell’opera incantatoria, al solo scopo di raccattare voti”.

    Greco poi si scaglia contro i rappresentanti della maggioranza Toma “colpevoli di sponsorizzare i ‘forestieri’, oltre a non aver speso una sola parola per il Sente. Del tema – aggiunge – non esiste traccia nell’agenda politica regionale”. Ma non è tutto, perché il politico agnonese ricorda come “non esente da responsabilità il centrosinistra, che il 31 luglio del 2020 portò in alto Molise il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Salvatore Margiotta, il quale ammaliò la platea della fonderia Marinelli con impegni, in realtà, mai portati sui tavoli romani”. Greco è un fiume in piena e non risparmia critiche neppure alla Provincia di Isernia.

    “Evaporati come neve al sole anche gli impegni di facciata della Provincia di Isernia che oggi, con il presidente Alfredo Ricci, si accinge a dare un nome al viadotto Verrino ma fa scena muta sulla vertenza del Sente, tra i ponti più alti d’Europa”.

    In definitiva: “Nessuno ha mosso più un dito anche riguardo al passaggio di consegna dell’infrastruttura ad Anas, ente con cui fu raggiunto un accordo in tempi non sospetti grazie all’impegno del M5S. Rispetto al nulla cosmico di questi signori, noi ce l’abbiamo messa tutta, ottenendo da subito ben due milioni di euro per la riapertura del ponte, e proponendo una lunga serie di incontri e azioni insieme all’onorevole Carmela Grippa. Sappiamo bene che tutto ciò non basta, e che non bisogna assolutamente abbassare l’attenzione al riguardo. Ma la verità è che siamo stati abbandonati da interlocutori incapaci di intavolare soluzioni concrete a Roma. Resta un dato – conclude Greco – noi abbiamo fatto tutto il possibile, mentre è evidente che al centrodestra e Pd delle aree di confine interessa poco o nulla, se non quando si tratta di raggranellare preferenze”.

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