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  • Le armi legali «rappresentano un pericolo», per Pd e “Avvenire” meglio pistole solo ai delinquenti

    «Le armi, anche quelle legali, anche quelle detenute da persone “perbene”, rappresentano un pericolo e incentivarne il possesso come fa la Lega è inaccettabile. La Regione dovrebbe seriamente riflettere sui soldi con cui ogni anno finanzia Hit Show, diventato ormai un palco per le passerelle di Salvini e della Giunta Zaia».

    A rimarcarlo è Andrea Zanoni, Consigliere regionale veneto del Partito Democratico, tramite una nota nella quale commenta «i dati del rapporto Questo non è amore della Polizia e dell’indagine del Centro Ricerche Economiche e sociali Eures dal titoloOmicidi in famiglia’ citati oggi dal quotidiano ‘Avvenire’. Nel 2018 il 38% dei femminicidi è stato commesso con armi da fuoco, percentuale simile, 40%, per le morti domestiche che riguardano mogli, mariti, figli e genitori. E in due casi su tre (64,6%) l’assassino aveva un regolare porto d’armi. Ancora una volta la propaganda deve cedere il passo alla realtà dei numeri: le armi legali uccidono più della mafia e non sono un deterrente contro la criminalità. La leggerezza con cui si vuol far passare il messaggio che una persona perbene, definizione quanto mai generica e vuota utilizzata da Salvini a Hit Show, ma armata, non rappresenta un pericolo va assolutamente respinta», insiste l’esponente democratico.

    «Sono d’accordo con Opal, Osservatorio permanente sulle armi leggere e Politiche di sicurezza e difesa, e Controllarmi – Rete italiana per il disarmo: le istituzioni – conclude Zanoni – devono fare pressioni sugli organizzatori di Hit Show affinché durante la manifestazione non vengano esposte armi da difesa personale, per corpi di polizia e di sicurezza pubblica e privata, o addirittura da guerra, sia vietata l’esposizione di materiali pubblicitari per formazioni di tipo paramilitare e mercenario e, soprattutto, sia consentito l’accesso esclusivamente ai maggiorenni. Invece la Regione Veneto, per tornaconto elettorale, fa finta di niente e continua a garantire, ogni anno, il solito finanziamento».

    Insomma, Pd e quotidiano dei vescovi, nuovamente all’attacco dei legali possessori di armi da fuoco, invocano il disarmo. Forse a loro avviso è meglio lasciare le pistole solo nelle mani dei criminali…

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