• News
  • Legittima difesa: «ma in Italia uccide più la caccia della rapina»

    Legittima difesa: «ma in Italia uccide più la caccia della rapina».

    L’analisi provocatoria di Maurizio Fiasco sulle pagina di “Avvenire” che punta l’indice sulla caccia e i cacciatori “ubriaconi”.

    «Nei pochi mesi della stagione venatoria 2017-2018 le armi da fuoco hanno ucciso 31 persone (e ferito altre 96) che battevano il territorio o semplicemente passeggiavano nei boschi. – si legge nel fondo di Fiasco – Ogni quattro giorni, dunque, c’è una vita persa nel rito ispirato a Diana Cacciatrice. Gli dei dell’Olimpo non esistono eppure, a quanto pare, hanno il potere di inibire le polemiche, e quindi di non far suscitare richieste contro i grilletti facili, talvolta persino di cacciatori ebbri di grappa già all’alba, ingerita per contrastare il freddo delle nebbie silvane. I dati sono stati pazientemente raccolti dall’Associazioni vittime della caccia. Sul fronte del crimine ‘comune’, le fonti ufficiali (Ministero dell’Interno) documentano invece che nei 365 giorni dell’anno 2016 si sono consumati 19 omicidi «a scopo di furto o di rapina»: il 4,7 per cento del totale dei casi di morti per violenza deliberata. Nel periodo successivo (2017 e 2018) l’incidenza – stando ai dati provvisori – è ancora minore, poiché l’aggressività assassina in totale è ulteriormente scesa di 12 punti.».

    LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO QUI

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.