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  • Lettere anonime in Comune, la sindaca: «Già cestinate, metteteci la faccia codardi»

    Lettere anonime in Comune, ma non si tratta di minacce all’indirizzo degli amministratori, bensì di banalissime segnalazioni circa lo stato della viabilità provinciale e locale. Nei giorni scorsi è giunta in Municipio a Belmonte del Sannio una lettera, indirizzata al Prefetto, al presidente della Provincia e al sindaco Anita Di Primio, con la quale un ignoto, usando l’identità di noto personaggio del posto, segnala lo stato di abbandono di alcune strade del paese in particolare di via Cardarelli, proprio all’ingresso del paese. Una modalità di segnalazione, anonima appunto, che ha indispettito la maggioranza in Comune.

    «L’amministrazione comunale di Belmonte del Sannio -si legge in una nota siglata dal sindaco -intende ricordare che le porte del Comune sono aperte a tutti i cittadini, quindi chiunque avesse bisogno di presentare istanze o segnalazioni può tranquillamente farlo negli orari di apertura degli uffici oppure inviando comunicazioni scritte, tramite posta ordinaria, mail o pec, in piena libertà e firmandosi col proprio nome senza celarsi dietro l’anonimato o peggio ancora dietro false generalità. Questa amministrazione – prosegue la nota – è da sempre aperta al dialogo ed al confronto e non intende relazionarsi con ignoti che non hanno il coraggio di proporsi e di esporsi. Condannando gli atteggiamenti di codardia e di viltà in quanto ritenuti offensivi per la morale comune, comunichiamo che tutte le istanze e segnalazioni carenti di dati anagrafici o con dati non riconducibili a persone reali che perverranno a questo ente, non verranno in alcun caso prese in considerazione. Vogliamo, inoltre, ricordare a tutti – chiude la nota della sindaca Di Primio – che siamo in un paese libero con diritto di espressione e che pertanto ognuno nel suo piccolo può contribuire a rendere migliore il luogo in cui vive mettendoci la propria faccia, dimostrando, così, di avere quelle qualità di audacia e di coraggio che ogni cittadino che si rispetti dovrebbe possedere».

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