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  • Libertà d’informazione, Assostampa e Odg Molise in piazza in difesa categoria

    CAMPOBASSO – Sindacato e ordine dei giornalisti del Molise in piazza, questa mattina, anche a Campobasso, come negli altri capoluoghi italiani, per il presidio a sostegno della libertà d’informazione e contro qualsiasi forma di compressione della libertà di stampa.

    “Siamo in presenza – ha spiegato il presidente dell’Assostampa Molise componente della giunta dell’Fnsi, Giuseppe di Pietro, in Piazza Municipio – di un attacco violento alla categoria e alla libertà di espressione, sancita dalla Costituzione. C’è chi vuole abolire l’ordine dei giornalisti, azzerare il residuo finanziamento pubblico alla stampa e chi attacca in modo greve e scomposto i giornalisti, che raccontano i fatti. Una cosa che non si era mai verificata prima d’ora, che ci rende molto preoccupati e molto mobilitati per difendere la democrazia e la libertà di espressione in questo Paese”.

     

    Parole a cui si sono aggiunte quelle della presidente dell’Odg Molise. Che ha avuto parole molto dure nei confronti di chi vuol mettere il ‘bavaglio’ alla stampa.

    “Si tratta di un presidio che non vuol essere una protesta contro qualcuno – ha precisato Pina Petta – ma a difesa della dignità di tutti i giornalisti molisani e italiani. Difendiamo questo diritto dei cittadini all’informazione, perché forse da parte di qualcuno vuol esserci l’obiettivo di scardinare l’articolo 21 della Costituzione. C’e’ questa fase di mediazione, svolta dai giornalisti, tra il fatto e il pubblico che per una parte politica deve essere eliminata. Ma in questo modo si produce una disinformazione che, veicolata sui social condizionerebbe di molto l’opinione pubblica”.

    Alla mobilitazione è intervenuto, tra gli altri, il sindaco di Campobasso Antonio Battista che ha espresso “vicinanza alla stampa molisana e nazionale”.

    “Devo dire che sono preoccupato – ha aggiunto – perché  si sta creando un ambiente che mette in discussione aspetti essenziali delle nostra Costituzione. C’e’ un problema nazionale e quello che riguarda la stampa locale, penalizzata dalla legge sulle provvidenze per le Tv locali. Rispetto a questo le istituzioni devono fare massa critica”.

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