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  • Livelli essenziali di assistenza a rischio, diocesi di Trivento contro Regione Molise

    Ennesimo appello del direttore per la pastorale sanitaria della diocesi di Trivento, Don Francesco Martino affinché la Regione Molise garantisca i Livelli essenziali di assistenza (Lea) messi a rischio dai tagli indiscriminati sottoscritti dal commissario ad acta alla sanità regionale, Paolo Di Laura Frattura. Il tutto accade alla vigilia del mese agosto che vedrà raddoppiare la popolazione nei centri del Molise altissimo e dell’Alto Vastese. Ma ecco quello che don Francesco Martino scrive. 

    Stimatissimo Sig. Commissario,

    le scrivo come atto dovuto unicamente avendo cuore la tutela dell’assistenza sanitaria delle popolazioni della Diocesi di Trivento, in un momento particolarmente difficile e delicato per la garanzia dei LEA per gran parte della zona della Diocesi di Trivento, abruzzese e molisana, ricadente sullo stabilimento ospedaliero di Agnone (IS), che peraltro, l’inattuato va vigente Decreto del Commissario ad Acta n. 8/2013 (Piano Sanitario) aveva definito con chiarezza PRESIDIO OSPEDALIERO DI AREA PARTICOLARMENTE DISAGIATA.

    Poiché il l’ordinanza n. 77 del 3 luglio 2014 del TAR MOLISE ha sospeso l’efficacia di tutti i provvedimenti di riordino sanitario del settore ospedaliero, fissando la trattazione del merito degli stessi al 26 febbraio 2015, questo Ufficio ritiene che, nelle more, debbano essere continuati ad essere assicurati dall’ASREM i servizi oggi esistenti nelle strutture per il mantenimento e la garanzia dei LEA, fino a che non vi sia il nuovo riordino.

    Si lamenta che la cosa non è mai avvenuta, per cui, di fatto, nel corso degli anni, attraverso non interventi amministrativi dovuti si è già avuta di fatto la cessazione di svariati servizi sanitari che hanno messo in pericolo la garanzia dei LEA.

    Oggi, in un periodo in cui la popolazione dell’area raggiunge la più alta densità abitativa, stanno per abbattersi sulla struttura altre situazioni che di fatto mettono in pericolo la garanzia dei LEA per gli abitanti del territorio abruzzese – molisano che insiste sulla struttura in assenza di un diverso assetto dei servizi territoriali, e che danneggiano e creano disagio al turismo, ai residenti già penalizzati e all’intero assetto socio-economico del territorio.

    Infatti, dal 1 agosto 2014 sarà messo in pensione il Dott. Nicola Iavicoli, e già i medici del reparto chirurgia hanno inviato missiva all’ASREM perché non riescono a garantire la pronta disponibilità pomeridiana e notturna per l’Emergenza/Urgenza in tale periodo delicato. Avendo dichiarato il Dott. Iavicoli anche pubblicamente la sua disponibilità a continuare anche a titolo volontario il servizio, questo Ufficio, tenendo presente il disagio enorme che in questo momento particolare dell’anno si arrecherebbe ad una popolazione che raggiunge e supera i 40.000 abitanti nell’area, chiede, ove possibile, una proroga anche di qualche mese al Dott. Iavicoli, la valutazione di un suo eventuale servizio volontario, nelle more di una valutazione necessaria e tranquilla di come garantire l’attività del Reparto Chirurgia fino al pronunziamento degli organi giudiziari; in questo caso, occorre valutare, per la garanzia dei LEA e dei Servizi assicurati nellastruttura, in deroga provvisoria al blocco del turn over, la possibilità di assunzione a tempo determinato di un chirurgo presso l’U.O. di Chirurgia fin quando questa rimanga attiva.

    Siccome a questo ufficio spesso e volentieri è stato risposto da parte dell’ASREM che non vi sono chirurghi disponibili per Agnone, ci permettiamo di segnalare che un chirurgo disponibile c’è, ed è il SUMAI Dott. Feliceandrea Iavicoli, peraltroformatosi con convenzioni tra ASREM e Università di Tor Vergata in questa struttura, ed attualmente operante in essa, stante il precedente del recente avvenimento del 30 giugno ultimo scorso, quando il Dott. Cuzzone, peraltro figlio del primario di laboratorio analisi, per gli stessi motivi di urgenza e necessità di garantire i LEA è stato assunto a tempo determinato come anestesista presso il Presidio Ospedaliero di Campobasso con provvedimento del Direttore Generale. In questo modo si garantirebbe per adesso l’Emergenza Urgenza, l’attività di chirurgia e i LEA relativi nella struttura fino a nuova riorganizzazione.

    Un altro gravissimo problema riguarda le persone in dialisi che vorrebbero rientrare nel periodo estivo presso i propri cari di questa zona abruzzese e molisana. Come Ufficio siamo rimasti profondamente sconcertati dal fatto che non sia stata concessa all’unico medico del presidio, peraltro disponibile, come invece regolarmente è avvenuto negli anni passati l’attività aggiuntiva onde garantire turni supplementari di dialisi data la richiesta, e lo sconcerto nasce dal fatto che ciò sia stato concesso solo all’U.O di Isernia, mentre in questa zona, dove c’è vera necessità, no. Puntualizzando che non ci interessano le beghe personali, vogliamo solo segnalare che questo è un disagio assurdo arrecato a pazienti in grave e precaria situazione di vita a cui non viene concesso nemmeno più la possibilità di rientro estivo nelle proprie sedi di montagna, e fatto ancor più grave, si vogliono obbligare a disagi ancora maggiori data la loro situazione fisica e a trasferimenti estenuanti e quasi impossibili data la lontananza delle sedi autorizzate, quando peraltro c’è ne una attiva a pochi chilometri, che è una cosa ai limiti della civiltà. Questo Ufficio, per il bene di questi pazienti, chiede la risoluzione del disagio arrecato, visto che ciò, a suo giudizio, è facilmente possibile.

    Infine, questo Ufficio è rattristato dal fatto che, nonostante gli accordi raggiunti più volte con il Presidente Di Laura Frattura, l’ASREM, molto spesso, sembri boicottare con non decisioni o decisioni amministrative non adeguate ogni attività di questa struttura del San Francesco Caracciolo, creando spesso difficoltà gravi agli utenti, operatori e dirigenti locali, che creano sofferenze a volte indicibili alla popolazione. Gradiremmo un atteggiamento meno sordo e negativo, anche nelle valutazioni private, nei confronti di questa struttura e di quanti vi afferiscono ed operano. Ci auguriamo che con la sua azione commissariale tutto questo possa cambiare.

    Sperando che tale missiva trovi attento ascolto presso le SS. LL., porgo distinti saluti

     

    IL DIRETTORE

    Don Francesco Martino

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