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  • L’urlo di Paglione dal tetto dell’Appennino: resistenza!

    CAPRACOTTA. Dal tetto dell’Appennino, ennesimo appello del sindaco Candido Paglione a restare a casa. Oggi più che mai, l’invito del primo cittadino di Capracotta è rivolto a tutti i suoi concittadini.

    “Purtroppo anche la provincia di Isernia comincia a registrare i primi casi di infezione da coronavirus – esordisce Paglione in un posto su facebook – E cresce la nostra preoccupazione, perché diventa sempre più difficile proteggerci dal contagio. In modo particolare, la presenza di ben 9 contagiati nella Neuromed di Pozzilli è motivo di apprensione anche per la nostra popolazione. La vicinanza con Pozzilli, i rapporti della nostra comunità con l’importante Istituto di Neuroscienze, impone in questo momento l’assunzione di comportamenti ancora più seri e rigorosi se vogliamo salvaguardare Capracotta da questa terribile infezione.  Per questo motivo – prosegue – rivolgo ancora una volta un accorato appello a tutti a rimanere a casa e ad evitare ogni spostamento – anche a piedi – e a fare lo sforzo di rinviare tutto ciò che è umanamente possibile rinviare, anche azzerando i contatti diretti. In particolare, mi rivolgo a tutti quelli che nei giorni scorsi abbiano potuto avere contatti diretti e indiretti con l’Istituto di Pozzilli a segnalarlo alla ASReM e al Comune e a fare lo sforzo di mettersi in quarantena volontaria. Non dobbiamo nascondere nulla e non serve fare gli eroi. E’ importante, invece, ricostruire gli spostamenti effettuati negli ultimi giorni e gli eventuali contatti avuti, ne vale del futuro della nostra comunità. Difendiamoci e così difenderemo Capracotta. Questo è il tempo della responsabilità. Non c’è tempo da perdere – conclude – perché il coronavirus corre più veloce di noi!”

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