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  • Mascherine chirurgiche, manca solo l’ok dell’Istituto Superiore di Sanità: l’Abruzzo ne produrrà centomila al mese

    «Purtroppo anche in piena emergenza ed in uno dei momenti storici peggiori per l’intero Abruzzo e di tutto il Paese Italia alcuni esponenti del PD, Stefania Pezzopane e Pierpaolo Pietrucci, invece di essere propostivi o quanto meno tacere ed essere collaborativi, non perdono occasione per parlare di ciò che non conoscono, dimostrando la loro pura e pericolosa demagogia».

    Questo il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mauro Febbo che specifica quanto segue: «Di concerto con il Presidente Marsilio ed in sintonia con i colleghi di Giunta, mi sono già attivato per dare attuazione all’ art. 15 del Decreto Legge 18/2020, pubblicato solo questa mattina, affinché anche l’Abruzzo si possa dotare di mascherine chirurgiche. Nello specifico abbiamo attivato un confronto con il “Dominio di Scienze della Vita” per verificare la capacità di riconversione di realtà imprenditoriali regionali per produrre questi strumenti di protezione certificati, cioè idonei all’utilizzo sanitario e non quelle si stoffa magari utili solo per il passeggio. Inoltre voglio informare sia la Pezzopane sia Pietrucci che mentre il Governo centrale si attardava nella scrittura e nell’emanazione del Decreto, la Regione Abruzzo si era già mossa da giorni in tal senso per creare celermente le condizioni per la realizzazione di una piattaforma integrata per la produzione di mascherine chirurgiche con una capacità produttiva di significativo livello, circa 100mila al mese, in grado di supportare le esigenze e le necessità dell’Abruzzo e dell’Italia. Il progetto imprenditoriale è già stato avallato dal MISE, ma per partire con la produzione necessita della certificazione da parte dell’Istituto Superiore della Sanità  che dovrebbe arrivare entro circa 5 giorni. Non era pertanto necessario aspettare il Decreto per comprendere che lo scenario di guerra è aperto da un pezzo e che siamo sul fronte lavorando 24 ore su 24. La collaborazione nel trovare soluzioni corrette – conclude L’assessore Febbo – non è un spot elettorale e la si dimostra nei casi di reale necessità, come è questa sanitaria che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Pertanto invito i due esponenti del PD ad essere collaborativi e non fare la solita demagogia di piazza».

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