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  • Il Mef boccia Toninelli: spesa «priva di copertura», a rischio i fondi stanziati per i ponti

    BELMONTE DEL SANNIO – “Toninelli, i conti non tornano” titola oggi La Stampa in un fondo che analizza la bocciatura da parte del Mef del decreto emergenza, quello emanato dal Governo dopo il crollo del ponte Morandi e che riguarda anche i viadotti dell’autostrada in Abruzzo e in linea teorica anche il ponte Sente tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio.

    Si legge sul quotidiano nazionale: “Il ministro delle Infrastrutture Toninelli respinto con perdite dal ministero dell’Economia. La Ragioneria generale ha comunicato «l’esito negativo del controllo contabile»  sul decreto che stanziava, dopo il crollo del ponte Morandi, 192 milioni per mettere in sicurezza antisismica i viadotti dell’Autostrada dei Parchi, in Abruzzo, che Toninelli in persona aveva ispezionato e denunciato, casco operaio in testa. Ma, spiega il Mef, quella spesa è «priva di copertura». Quindi il decreto è da rifare». Se fosse vero quello che dice “La Stampa”, cioè che il decreto è da rifare, vengono meno tutti gli impegni di spesa e i fondi stanziati compresi i due milioni di euro per il ponte Sente chiuso dal settembre scorso per un imminente pericolo crollo dell’impalcato dovuto alla roto-traslazione della terza pila. L’onorevole Carmela Grippa, insieme al collega molisano Antonio Federico, riuscirono nel miracolo di far inserire anche il ponte tra Alto Molise e Alto Vastese in quel “decreto emergenze“. In realtà qui a Belmonte l’emergenza non c’era e probabilmente non c’è. Le cronache estive raccontano che dopo un’analisi visiva con il by bridge messo a disposizione dall’Anas il ponte di Belmonte venne giudicato agibile, senza problemi, a parte l’ormai nota traslazione della terza pila, un problema conosciuto da decenni. Quindici giorni dopo spunta la relazione dell’ingegner Di Cristinzi da Venafro che dichiara il viadotto a rischio crollo. La Provincia di Isernia si precipita ad emanare una ordinanza di chiusura immediata al traffico veicolare per motivi di sicurezza. L’assist servito ai parlamentari pentastellati per far far rientrare tra le emergenze e le urgenze anche il ponte Sente. Ora però, stando a quello che scrive l’autorevole giornale di Torino, il decreto non ha le necessarie coperture finanziarie e quindi è tutto da rifare. Parola del Mef.

    Francesco Bottone

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