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  • Mulattiera: l’asfalto appena fatto sta già venendo via, intanto si dipingono le strisce segnaletiche

    BELMONTE DEL SANNIO – Qualcuno ha gridato al miracolo quando ieri, percorrendo il tracciato della ex statale Istonia tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio, si è imbattuto addirittura nella segnaletica orizzontale. Strisce di mezzeria e ai bordi della carreggiata sono state appena realizzate sulla ex mulattiera. Davvero una notizia, visto che mancavano, ad indicare la strada agli automobilisti, da almeno venti anni. Ma se da una parte c’è da stare contenti, perché appunto è stata ripristinata finalmente la segnaletica orizzontale utile soprattutto di notte e con condizioni di scarsa visibilità, dall’altra c’è anche motivo di essere polemici all’indirizzo della Provincia di Isernia, perché pare, stando alle foto inviate in redazione dai nostri lettori, che in alcuni punti l’asfalto appena realizzato stia già venendo via. I punti critici sono quelli di contatto tra il nuovo asfalto posato nelle scorse settimane e il vecchio strato bituminoso retaggio di precedenti interventi. Evidentemente in quelle zone di “confine” il nuovo asfalto fa meno presa e vista anche la ridotta dimensione del tappetino posato è facile che venga via al passaggio delle autovetture e dei mezzi pesanti. Perché in barba ai divieti di transito per i mezzi superiori alle 5,5 tonnellate, non è difficile imbattersi, sulla mulattiera, in camion, autoarticolati e addirittura macchine agricole: autocisterne, mietitrebbie e altri pesanti macchinari si incrociano spesso tra Castiglione Messer Marino, Belmonte del Sannio e località Secolare di Agnone. Certo, bisogna lavorare, e quindi qualcuno ignora il divieto di transito, ma nemmeno può essere accettabile che la prescrizione valga solo per gli autobus di linea che trasportano i pendolari al lavoro sulla Val di Sangro. Tornando all’asfalto che già viene via, qualcuno, tra i nostri lettori, si è preso la briga di misurare, fettuccia metrica alla mano, lo strato di materiale posato nelle scorse settimane. «Meno di due centimetri, quanto vuole durare. Ma possibile che nessuno controlli in Italia?» è lo sfogo del cittadino-lettore che ha accompagnato la foto inviata in redazione.

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