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  • Nero A Metà, il prefetto Di Menna: «Sono il primo tifoso di questa squadra»

    Trivento – Si è svolta ieri sera presso il Centro Polifunzionale di Trivento la festa per la nascita della squadra “Nero A Metà Castelmauro”, formata da autoctoni e immigrati. La cena etnica finalizzata all’auto-finanziamento della squadra è stata introdotta dai saluti del Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, “primo tifoso” della squadra di Castelmauro.prefetto_francescopaolo_di_menna

    “Ritengo questa iniziativa di grande importanza – ha dichiarato il Prefetto – è il massimo che si possa ottenere nel processo di accoglienza. Essere nella stessa squadra è qualcosa che attiene più all’accettazione dell’altro, a una sorta di fratellanza. Questa iniziativa deve essere da esempio per tutti. E’ molto importante per noi come Prefettura perché vede coinvolto un Comune come Castelmauro che all’inizio aveva tante perplessità nell’accogliere migranti. Vedere adesso quel Comune come parte attiva del processo di integrazione è il massimo che si potesse sperare. Il pregiudizio deve scomparire di fronte alla realtà dei fatti. Conosciamoci. E poi ci facciamo un’idea. Io auguro a questa squadra di fare bene nel campionato, anche se per me è già una squadra vincente. Spero di vedere qualche partita”.

    Conferma l’impegno e l’evoluzione nell’accoglienza dei Castelmauresi anche l’Assessore Gianfranco Sciarretta: “Chiedo scusa ai ventiquattro ragazzi che accogliamo, che conosco personalmente e con cui mi trovo spesso a cena insieme. All’inizio a Castelmauro ci sono stati problemi. Si era creato un comitato che voleva ostacolare l’apertura del centro. Un comitato che non rappresenta nella maniera più assoluta il Comune o i Castelmauresi. I molisani sono un popolo aperto all’accoglienza”.il-prefetto-di-menna-alla-cena-etnica

    La Cooperativa Sociale “Pianeti Diversi” gestisce a Castelmauro il centro di accoglienza straordinario “Nero a Metà” e si è fatta promotrice di questo progetto di inclusione sociale. Lo spiega lo psicoterapeuta Christian Valentino: “Simone Caner, legale rappresentante di Pianeti Diversi, descrive spesso il lavoro degli operatori come alimentato da impegno e dedizione. Voglio quindi fare un plauso al nostro operatore Gabriele Passaro, deus ex machina di questa iniziativa. Avremmo potuto creare una squadra di soli immigrati, ma avremmo arricchito le differenze tra “loro e noi”. Il calcio è una metafora di vita. Non è solo tirare due calci al pallone, ma è un gioco di squadra con strategia, tattica, ruoli. Il calcio è un metodo per far incontrare persone e altre persone”.
    Un incontro spesso difficile nella fase iniziale. A regalare un punto di vista ambo le parti ci ha pensato la responsabile del CAS, Maria Ciarallo: “Quando questi ragazzi arrivano in Italia vengono catapultati in una nuova cultura. Anche loro provano la stessa paura nostra, perché anche loro non conoscono il posto in cui si sono trovati a vivere. La diversità è una fortuna”.neroametacastelamuro_saluti_istituzionali

    La forza dello sport, come strumento per abbattere le barriere mentali del pregiudizio, è secondo tutti gli astanti una grande risorsa per aiutare il processo di integrazione.
    Lo sottolinea facendo gli onori di casa Fabio Sebastiano, Vice Sindaco Trivento: “Lo sport mette sempre insieme tutti aldilà di ogni pregiudizio”.

    Prima di ascoltare alcuni passi salienti del Sogno di Martin Luther King, letti dal moderatore Giovanni Tomasso, è intervenuto il più accreditato di tutti da un punto di vista calcistico, Carmelo Parpiglia, oggi Consigliere in Regione Molise, ieri giocatore professionista del Campobasso e di altre squadre nella serie cadetta. “E’ molto importante favorire sempre di più il fenomeno dell’immigrazione. Il calcio è uno straordinario veicolo di inclusione. Questi ragazzi porteranno il loro sorriso e la straordinaria capacità atletica. Amo il calcio e sono contri ogni razzismo. Castelmauro ha anche un bel campo in erba naturale. Vorrei partecipare a qualche partita o qualche allenamento. Mi sento un ex calciatore, allenatore mancato, e vorrei dare un contributo personale per trasferire le mie esperienze a loro”.
    La bella festa è continuata con la cena multietnica a cui hanno preso parte tutte le istituzioni presenti. La realizzazione è stata resa possibile grazie allo sforzo organizzativo della Pro Loco “Terventum” che ha anche Patrocinato l’evento.

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