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  • Ombrina Mare 2: Provincia e 14 Comuni presentano ricorso al Tar

    Ombrina Mare 2: la Provincia di Chieti e 14 Comuni presentano ricorso al TAR.

    La Provincia di Chieti, ha presentato ricorso al TAR Lazio reiterando l’impegno a contrastare con tutti gli strumenti a disposizione il progetto di sviluppo di giacimento Ombrina Mare 2, iter giunto ormai alla sua fase conclusiva.

    Hanno aderito alla proposta di ricorrere per l’annullamento dei provvedimenti i Comuni di Archi, Ari, Arielli, Atessa, Francavilla al Mare, Giuliano Teatino, Mozzagrogna, Ortona, Paglieta, Pollutri, San Giovanni Teatino, San Salvo, Santa Maria Imbaro, Tollo. Iniziativa che va a potenziare analogo ricorso al TAR Lazio presentato separatamente da altre amministrazioni comunali del nostro territorio provinciale contro il decreto ministeriale n.172 del 7 agosto 2015.

    Soddisfazione del Presidente della provincia, Mario Pupillo, per la compattezza dimostrata dalle Amministrazioni locali del territorio sul tema delle estrazioni petrolifere: “ Ombrina mare è diventata il simbolo della comunità abruzzese per uno sviluppo economico compatibile con l’ambiente e la Provincia di Chieti ha da sempre condotto una battaglia legale contro le varie fasi del procedimento amministrativo. Convinti che “l’unione fa la forza” abbiamo accolto le realtà comunali sensibili al problema per rafforzare l’azione giudiziaria messa in campo contro il recente decreto Ministeriale e quei pareri che hanno statuito la compatibilità ambientale del progetto Ombrina mare nel nostro Mare Adriatico. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei colleghi sindaci che nelle manifestazioni pubbliche, l’ultima il 23 maggio a Lanciano, non hanno fatto mai mancare la loro presenza per dire NO ad Ombrina Mare”.

    “L’Amministrazione provinciale, al fianco dei 14 Comuni, – aggiunge il Presidente Pupillo- ha dato mandato allo Studio di professionisti con sede a Torino, composto dagli avvocati Saracco-Colletti-Formentin-Di Giovanni-Colasurdo, che segue le pratiche per conto dell’ente con l’auspicio di ottenere finalmente l’annullamento dei provvedimenti”.

     

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