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  • Omicidio Moro: ricordato il poliziotto molisano trucidato dai brigatisti in via Fani

    ANSA) – GUGLIONESI (CAMPOBASSO), 16 MAR – Con un Consiglio Comunale straordinario e una cerimonia nel cimitero di Guglionesi (Campobasso) verrà commemorato l’agente di scorta di Aldo Moro, Giulio Rivera – originario di Guglionesi -, ucciso con quattro colleghi nell’agguato di via Fani il 16 marzo del 1978. La cerimonia, inizialmente fissata per oggi, si svolgerà lunedì 19 marzo, a partire dalle ore 10. L’amministrazione comunale di Guglionesi ha convocato per il quarantesimo anniversario della strage di via Fani un’assemblea consiliare ad hoc, alle 10, mentre alle 11 sarà deposta una corona di alloro sulla tomba di Rivera, sepolto nel suo centro di origine, in Molise.

    Nell’agguato di via Fani, la mattina del 16 marzo 1978, vennero uccisi i cinque uomini della scorta di Aldo Moro. Furono trucidati a colpi d’arma da fuoco dal commando di brigatisti che rapì il presidente della Democrazia Cristiana.

    – ORESTE LEONARDI, 52 anni, di Torino. Maresciallo dei carabinieri, era il capo della scorta. Al momento dell’agguato era anche lui a bordo della Fiat 130, sul sedile anteriore destro, al posto del passeggero. Nel 1963 fu chiamato come guardia del corpo di Moro con il quale nel tempo instaurò un forte legame di fiducia.

    – DOMENICO RICCI, 42 anni, di San Paolo di Jesi, in provincia di Ancona. Era l’appuntato dei carabinieri che in quel momento era alla guida della Fiat 130 sulla quale viaggiava Moro. Era l’autista di fiducia del presidente della Dc, dopo essere entrato a far parte della sua scorta negli anni Cinquanta per le sue qualità nella guida veloce sia di auto sia di moto.

    – GIULIO RIVERA, 24 anni, di Guglionesi, in provincia di Campobasso. Guardia di Ps, venne assegnato alla scorta di Aldo Moro nel 1974, subito dopo essersi arruolato. Il 16 marzo 1978 si trovava alla guida dell’Alfetta che precedeva l’auto sulla quale viaggiava il presidente della Dc. Otto i proiettili mortali che lo raggiunsero.

    – FRANCESCO ZIZZI, 30 anni, di Fasano, in provincia di Brindisi.  Dopo il suo trasferimento a Roma in vista del matrimonio con la fidanzata Valeria, il vicebrigadiere di Ps fu assegnato alla scorta di Moro come capo equipaggio. Anche lui era a bordo dell’Alfetta, seduto sul posto passeggero. Il 16 marzo era il suo primo giorno con la scorta: aveva sostituito nel turno un collega. Morì durante il trasporto al Policlinico Gemelli.

    – RAFFAELE IOZZINO, 24 anni, di Casoria, in provincia di Napoli. Guardia di Ps, si trovava sul sedile posteriore dell’Alfetta al momento dell’agguato. Il suo corpo venne ritrovato supino in strada accanto all’auto. Arruolatosi nel 1971, venne assegnato al Viminale dopo aver frequentato la scuola di Alessandria.

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