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  • Le orchidee spontanee del Vastese… raccontate dagli alunni

    OSPITIAMO volentieri l’articolo redatto da alcuni alunni dell’Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi in merito alla mostra fotografica e alla recente conferenza sulle orchidee spontanee nel Vastese.

    Dal 13 al 18 Ottobre è stata allestita nei locali dell’Istituto Omnicomprensivo di Gissi l’interessante mostra fotografica sulle “Orchidee spontanee del Vastese e della Valle del Trigno” e sabato 18, si è conclusa l’interessante iniziativa, con la conferenza sul tema a cura del Centro Studi Alto Vastese.
    Nel corso della settimana le classi dell’Istituto e la popolazione locale hanno avuto modo di ammirare delle meravigliose foto e sabato abbiamo approfondito le nostre conoscenze sull’argomento e sulle potenzialità offerte dal territorio. La conferenza si è aperta con i saluti e i ringraziamenti della Dirigente Scolastica e della referente del settore Educazione ambientale del Centro Studi, Chiara Agresta che ha introdotto pure i relatori: Alessio Massari, coordinatore del settore Scientifico Ambientale del Centro studi, che ci ha parlato dei vari tipi di ambienti del Vastese e della Valle del Trigno, grazie all’aiuto del power point e di numerose immagini; Ivan Serafini, secondo relatore del Convegno e Presidente del Centro studi, il quale ci ha parlato delle orchidee, utilizzando foto, cartine e mappe.
    Obiettivo di questo convegno è stato quello di farci conoscere la natura dell’Alto Vastese, darci informazioni su come si rispetta la natura e sull’aiuto che possiamo dare agli studiosi, segnalando piante o fiori che non sono stati mai visti.
    Questa conferenza è stata voluta in occasione della settimana della natura: i ricercatori hanno detto che stanno facendo uno studio sul nostro territorio; hanno aggiunto anche che il loro obiettivo è quello di riuscire a farci distinguere le diverse tipologie di fiori, animali, piante, alberi, e farci rispettare di più la natura. I rappresentanti del Centro Studio del Vastese hanno dovuto compiere molte passeggiate ecologiche nel nostro territorio per trovare alcune specie di fiori, piante, alberi, ambienti e animali. Abbiamo parlato delle bellezze naturali che ci sono nel Vastese: l’area di studio è il territorio compreso tra i fiumi Trigno e Sinello.
    Hanno mostrato, attraverso delle immagini, degli aspetti interessanti sul nostro territorio che in molti non conoscevamo. Ad esempio ci hanno insegnato che qui sono presenti diversi habitat, come le aree fluviali, i boschi, i giacimenti di gesso, le faggete e le abetine nelle aree montane. Gli ambienti naturali più diffusi sono la macchia mediterranea e la gariga. Ci hanno spiegato che i boschi che c’erano una volta sono uguali a quelli che ci sono ora, a meno che l’uomo non abbia apportato qualche modifica, e che nel nostro territorio ci sono anche animali e piante in estinzione: ad esempio la tartaruga acquatica e l’irto, di cui hanno trovato un esemplare nel comune di Tufillo.
    Parlando anche della fauna, ci hanno mostrato tre uccelli che secondo loro dobbiamo riuscire a distinguere da oggi in poi: l’aquila reale, il nibbio bruno e il nibbio reale, che è il simbolo del Centro Studio del Vastese, e nella zona di Gissi viene chiamato Aquilone, perché ama volare con il vento.
    In seguito abbiamo dedicato gran parte del tempo per parlare delle orchidee, piante ornamentali che alcune volte nascono senza essere piantate ed esistono da circa ottanta milioni di anni. Sono circa trentamila le specie, ma in natura ne troviamo appena duecento: infatti sono diffuse in tutto il Mondo. Le orchidee in alcuni esemplari mimano gli animali, come il leone, la scimmia, le anatre e gli uccelli; questi ultimi invece sfruttano questa particolarità per mimetizzarsi tra i fiori e mangiare gli insetti. Ai nostri occhi assumono forme strane: guardando attentamente alcune orchidee assomigliano molto ad animali, perché si pensa che con l’impollinazione essi lascino al fiore le proprie sembianze.
    L’orchidea delle zanzare viene chiamata così perché con il suo odore attira molti insetti; ve n’è una invece che imita la faccia di una scimmia, ed è bellissima. Si trovano anche l’orchidea anatra e quella ragno, che imitano le sembianze di questi animali. Dalle orchidee viene ricavata anche la vaniglia!
    Le orchidee sono dei fiori bellissimi ma non vanno colti, perché altrimenti si andrebbe verso l’estinzione. Questi fiori sono molto presenti sul nostro territorio, nel quale sono stati trovati circa trentasei esemplari su duecento esistenti in tutta Italia.
    Concludiamo con il commento di un alunno di IIIB della Scuola Secondaria di Primo Grado di Gissi:
    «Io sono stato entusiasta di aver assistito a questo convegno perché a me piace il territorio in cui vivo e ho scoperto tantissime cose nuove che non conoscevo, e sono sicuro che il mio territorio sia molto ricco di tante altre bellezze naturali che non conosco.
    È stato molto interessante poter svolgere la lezione in modo diverso attraverso l’uso delle immagini, che hanno avuto una buona risoluzione mediante l’uso di un buon videoproiettore. Purtroppo per noi ragazzi può risultare noiosa una conferenza di due ore, ma gli esperti si sono espressi molto bene e hanno fatto in modo che potessimo essere interessati».

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