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  • Ospedale “Caracciolo”, riconsegna delle fasce tricolori: sindaci in conclave

     

    AGNONE. Sarà stato l’ammonimento del primo cittadino di Capracotta, Candido Paglione ad un maggiore coinvolgimento dei primi cittadini di zona o la volontà espressa dal vice sindaco di Vastogirardi, Filippo D’Aloisio di voler riconsegnare le fasce tricolori, sta di fatto che all’indomani dell’assemblea pubblica convocata da ‘Il Cittadino c’è’, qualcosa si muove. Il tema resta sempre lo stesso, ovvero la crisi di personale che attanaglia l’ospedale ‘San Francesco Caracciolo,  ultimo baluardo a salvaguardia della salute pubblica nell’alto Molise. E’ così che all’indomani dell’affollatissimo incontro nella sala dell’oratorio francescano ‘San Giovanni Paolo II’, Lorenzo Marcovecchio, primo cittadino di Agnone, non ha perso un istante e ha convocato i colleghi del territorio. Come tristemente noto a tutti – scrive Marcovecchio – la politica sanitaria, lungi dal considerare le aree disagiate, pare mantenere la logica dei grandi numeri colpendo territori già fortemente penalizzati. Nella giornata di giovedì, 24 ottobre, ad Agnone si è tenuta un’assemblea civica, particolarmente partecipata, nella quale è stato richiesto un segno di lotta che parta e coinvolga anche noi amministratori. Per discutere tutto ciò e per discutere di quanto si sta facendo, vi invito a prendere parte alla riunione che si terrà martedì 29 ottobre alle ore 15,30 nella sala consiliare di Palazzo San Francesco ad Agnone. La vostra presenza o di un delegato – conclude nella missiva l’avvocato agnonese -, sarà non solo gradita ma soprattutto un importante segnale di lotta ed interesse per il territorio”. All’incontro invitati a partecipare anche i sindaci dell’alto Vastese e alto Sangro, centri che storicamente gravitano sulla struttura sanitaria molisana. Nel frattempo dopo l’articolo de l‘Eco online che ha fatto notare l’assenza della diocesi di Trivento durante i lavori dell’evento promosso dalla portavoce de ‘Il Cittadino c’è’, arriva la precisazione del vicario don Mimì Fazioli il quale, in una telefonata intercorsa nella giornata di ieri, ha sottolineato come la mancata presenza del vescovo Claudio Palumbo è stata dettata da improrogabili impegni concordati già da tempo. Al tempo stesso, don Fazioli, ha inteso ricordare come l’impegno della Chiesa triventina per la causa del Caracciolo non venuto mai meno. In particolare il sacerdote ha sottolineato le tante battaglie portate avanti dai tempi di sua eccellenza Antonio Santucci per poi passare a quelle intraprese dal vescovo Domenico Scotti e sfociate con il riconoscimento di ospedale di area disagiata, e, non ultime, quelle che hanno visto monsignor Palumbo prendere parte ad una fiaccolata organizzata lungo le principali strade di Agnone il 10 dicembre dello scorso anno. Al contempo don Fazioli ha ribadito pieno appoggio alla causa e ha  auspicato una positiva risoluzione della vicenda. Intanto, tornando all’attualità,  il tempo stringe ed è ormai prossimo il pensionamento dell’unico primario, Giovanni Di Nucci, rimasto in servizio nel reparto di Medicina che rischia di rimanere senza medici e di fatto con il classico cerino in mano.

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