• Editoriale
  • Per ottenere un diritto devi andare in Procura

    Mi costringono a fare l’antipatico, ruolo che mi riesce molto bene tra l’altro.

    Per ottenere che un diritto venga rispettato mi costringono a rivolgermi alle Forze dell’ordine o alla Procura della Repubblica.

    Il diritto in questione è ormai noto ai lettori di questa testata: l’accompagnatore sullo scuolabus di Schiavi di Abruzzo.

    Visto che la campagna stampa non è servita a molto e che il servizio è ancora a singhiozzo o completamente inesistente, stamane ho svestito i panni del giornalista e inforcato quelli di padre. Già perché su quel cazzo di scuolabus senza accompagnatore c’è anche mia figlia cinquenne.

    Uso il giornale per scopi privati? Questo dirà, anzi ripeterà, qualche sindaco che non rispetta la legge. No, uso il giornale e ogni altro mezzo a mia disposizione per difendere un diritto, quello a viaggiare in sicurezza, dei bambini di Schiavi. Tra quei bambini c’è anche mia figlia, è vero, ma questo non può essere una colpa per lei. Non può essere penalizzata per questo. E io, che sono prima un papà e solo dopo un modesto giornalista, ho il diritto e il dovere, morale e civico, di protestare, con tutti i mezzi, stampa compresa, se mia figlia e i figli degli altri non viaggiano in sicurezza. Gli altri genitori non si lamentano, dirà, anzi ripeterà quel sindaco. Problemi loro. Avranno qualche motivo per tacere, non so e non mi interessa.

    Dicevo, da papà, stamane ho inviato all’indirizzo email del Comune di Schiavi (questo che ho trovato sul sito del Comune  schiavi.abruzzo@virgilio.it) questa diffida:

    “ACCOMPAGNATORE SCUOLABUS
    In riferimento all’oggetto della presente chiedo al sindaco Luciano Piluso o al responsabile del servizio o a chi per esso di prendere visione e conseguentemente applicare quanto disposto dal Decreto Ministeriale 31 gennaio 1997 (in Gazz. Uff., 27 febbraio, n. 48). – “Nuove disposizioni in materia di trasporto scolastico” in particolare il comma terzo dell’articolo 2.

    In caso di ulteriori e reiterate violazioni da parte del Comune, il sottoscritto, in qualità di padre di uno degli alunni trasportati senza accompagnatore obbligatorio, si troverà costretto a rivolgersi alla Procura della Repubblica. Saluti”

    Ho allegato anche il decreto ministeriale in questione, che all’articolo due recita testualmente:

    Articolo 2
    Utilizzo dei veicoli adibiti al trasporto scolastico.
    1. Gli autobus ed i minibus, gli scuolabus ed i miniscuolabus di cui all’art. 1 possono essere utilizzati oltre che dagli
    alunni della scuola dell’obbligo, anche dai bambini frequentanti la scuola materna a condizione che in tal caso sia
    presente nel veicolo almeno un accompagnatore.
    2. Nell’ipotesi di cui al precedente comma 1 lo scuolabus o il miniscuolabus deve essere munito di idoneo posto per
    l’accompagnatore.
    3. I bambini frequentanti l’asilo nido possono essere trasportati solo se trattenuti da idonei sistemi di ritenuta ed in presenza di almeno un accompagnatore.

    Il terzo comma è abbastanza esplicito. Mi pare.

    Ho anche girato la stessa email, per conoscenza, a qualche comando Carabinieri di zona, avvisati anche telefonicamente, al Commissariato di Polizia di Vasto, al segretario comunale di Schiavi Pasquale De Falco, riservandomi il diritto di andare in Procura a formalizzare una denuncia se entro subito non spunta un accompagnatore per lo scuolabus.

    Questa storia deve finire. La misura è colma, o come si dice in Abruzzo “mo m sò rott lu cazz”.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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