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  • Petrolio in mare, Patriciello: «Il Governo sospenda le concessioni alla Croazia»

    «Sono sicuro che il Governo italiano sospenderà presto le attività concessorie alla Croazia sulla ricerca ed estrazione di idrocarburi nelle acque della costa adriatica. L’equilibrio marino, territoriale ed economico è troppo importante e non può essere sottoposto agli eventuali pericoli che potrebbero generarsi dalle procedure di trivellazione. Mi reputo solidale dunque con le regioni di Puglia e Molise che tempo fa richiesero al Tar, ottenendolo, il blocco delle attività in Italia e che continuano a battersi affinché venga arrestata anche la procedura di estrazione nelle acque territoriali della Croazia», così l’On. Aldo Patriciello sul pericolo trivellazioni nel mare adriatico che sta suscitando non poche preoccupazioni, a causa dei possibili rischi che le attività di estrazione potrebbero causare, alle coste interessate.

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    Nonostante le attività di esplorazione o sfruttamento di idrocarburi in particolari condizioni o aree geografiche non sia vietato dalle direttive europee rimane l’obbligo degli Stati membri di garantire il rispetto delle pertinenti normative comunitarie in materia di ambiente e sicurezza. In particolare, la direttiva sulla sicurezza delle operazioni in mare stabilisce norme chiare su come prevenire incidenti gravi e rispondervi in modo efficace, al contempo migliorando e rendendo più chiare le disposizioni dell’UE in materia di responsabilità. L’approccio seguito dalla direttiva si basa sul principio della precauzione e sui principi dell’azione preventiva e della correzione dei danni causati all’ambiente nonché sul principio di ‘chi inquina paga’.

    «Credo dunque che il nostro Governo abbia l’autonomia per bloccare il rischio di seri danni alle acque e coste adriatiche, sperando che intervenga il prima possibile bloccando il proseguire dell’iter concessorio», chiude Patriciello.

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