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  • Pianoforte: il maestro Luigi Petta incanta Palmoli

    PALMOLI – È stata la prima volta, ieri, che un pianoforte ha varcato la soglia della deliziosa Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Palmoli (Ch). Ad esibirsi il Maestro Luigi Petta, il quale ha letteralmente fatto prendere vita al pianoforte a coda gentilmente concesso dalla ditta “Pianoforti Angelo Fabbrini”. 
    Giovanissimo, classe 1990, il Maestro Luigi Petta proviene da una carriera musicale di estremo spessore: dalla formazione artistica appannaggio di Lucia Passaglia, al diploma di pianoforte con la votazione di dieci e lode e menzione d’onore e passando per master internazionali, vari concerti in Europa ed attuale collaborazione col Primo Premio al Concorso Rubinsten di Tel Aviv Giorgia Tomassi.
    Il Maestro ha abbracciato il pubblico con note che coprono i secoli che vanno dal 1600 al 1900 ed ha percorso i grandi nomi di riferimento della propria intera modulazione pianistica.
    Nel corso della prima parte ha plasmato nell’aria le melodie esteticamente immortali di Johann Sebastian Bach (col Preludio corale “Nun Komm der Heiden Heiland” nella trascrizione dell’italiano Ferruccio Busoni e con l’Aria per soprano “Schafe können sicher weiden” nella trascrizione dell’olandese Egon Petri) e Wolfgang Amadeus Mozart (con le dodici Variazioni sul canto popolare “Ah, vous dirai-je Manan!”).
    Nella seconda parte, invece, ancor più eterogenea e composita, procedure, tecniche e stati d’animo hanno commosso con le meraviglie cromatiche di Baldassare Galuppi (nell’Andante della Sonata n.5 in Do Maggiore), Ludwig van Beethoven (nella Sonata in Fa minore Op.2 n. 1 in Allegro, Adagio, Minuetto-Trio e Prestissimo), Frédéric Chopin (nella Polacca Op. 26 n- 1-2, nei Valzer Op. posth. 69-70 e nella Fantasia-Improvviso Op.66) ed Alberto Ginastera (nelle tre Danzas Argentinas Op.2: quella “del Viejo bojero”, quella “de la moza donosa” ed infine quella “del gaucho matrero”).
    Occasione di grande spessore culturale, il recital è stato un successo, con un pubblico attentissimo, applausi e grande empatia con il talentuoso musicista.
    L’importanza dell’amore per il territorio e la valorizzazione dei borghi del Vastese sono stati sottolineati dallo stesso Maestro Petta, al termine della serata.

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