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  • Più fondi per anziani, disabili, case famiglia e asili nido: ad Agnone 42mila euro

    “Per la prima volta sono stati approvati i cosiddetti obiettivi di servizio per le funzioni sociali, che fissano un livello di prestazioni standard indipendentemente dall’area geografica a cui appartiene ogni Comune. In concreto, gli obiettivi di servizio consentono di finanziare con maggiori risorse i servizi di assistenza agli anziani, alle persone con disabilità, ma anche le case famiglia, i centri educativi, gli asili nido, le scuole e l’emergenza abitativa nei Comuni con minori possibilità di spesa, appianando le gravi differenze territoriali dovute al precedente criterio della spesa storica. Insomma, non solo nessun Comune perderà un solo euro per questi servizi utili alla comunità, ma gli enti avranno maggiori risorse a disposizione”.

    E’ quanto dichiara il portavoce in Parlamento del M5S, Antonio Federico.

    “Per fare qualche esempio – spiega Federico – in Molise, Campobasso avrà a disposizione oltre 292.000 euro in più rispetto al passato, Isernia oltre 159.000, Termoli oltre 300.000, Montenero di Bisaccia oltre 51.000 euro, Agnone oltre 42.000 euro in più, ma ogni Comune registra incrementi, anche in base alla popolazione residente. Il tutto, per una somma complessiva regionale aggiuntiva di 1.834.699 euro. Dunque, se è vero che i servizi sociali hanno spesso misurato la distanza della qualità dei servizi erogati ai cittadini tra le diverse aree del Paese, i nuovi criteri e i fondi aggiuntivi contribuiscono a ridurre questa distanza. Superare il criterio della spesa storica vuol dire porre i Comuni sullo stesso piano, assicurando le stesse risorse e gli stessi servizi ai cittadini indipendentemente dall’area geografica in cui vivono, quindi vuol dire anche tendere ad un federalismo più equo, più equilibrato e attento alla giustizia sociale. A questo percorso sta lavorando il viceministro dell’Economia Laura Castelli e hanno lavorato i due Governi Conte incrementando in Legge di Bilancio le risorse che aumenteranno per i prossimi anni, a partire dal 2021 fino al 2030. Ora – conclude il parlamentare del MoVimento 5 Stelle – bisogna continuare sulla stessa strada e definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni a livello nazionale per tutti i servizi fondamentali”.

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