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  • Poggio Sannita, cittadini interrogano il sindaco: “A quando la riapertura di corso Vittorio Emanuele III?”

     

    POGGIO SANNITA. A due settimane esatte dal crollo del muro di cinta della torre che sovrasta l’abitato di Poggio Sannita, nulla è stato fatto affinché la situazione tornasse come prima. Come si ricorderà il crollo danneggiò un veicolo in sosta, tanto da rendere necessaria la sua rottamazione e per puro miracolo non ci furono danni a persone. L’intervento dei Vigili del Fuoco di Agnone eliminò il pericolo imminente causato dai mattoni rimasti in bilico, ma da allora nulla è stato fatto da parte del proprietario dell’immobile al fine di mettere in sicurezza lo stabile.

     L’unica decisione presa è stata un’ordinanza di chiusura al transito della strada (Corso Vittorio Emanuele III) a veicoli e pedoni, ordinanza che ha causato non pochi problemi agli automobilisti e ai cittadini che vivono nella zona interessata al crollo e un’ordinanza al proprietario dell’immobile con l’obbligo di mettere in sicurezza l’edificio interessato al crollo. Ma su questa seconda ordinanza pare non ci fosse specificata la tempistica da rispettare da parte del proprietario dello stabile affinché eseguisse i lavori di messa in sicurezza.

    La domanda che molti cittadini si pongono è “se i lavori di messa in sicurezza verranno eseguiti in tempi lunghi, per quanto tempo ancora si dovrà convivere con il disagio causato dalla chiusura della strada?” Questa è l’ennesima dimostrazione che chi amministra il nostro paese lo fa con una leggerezza disarmante. D’altronde cosa ci si potrebbe aspettare da amministratori che non vivono nel paese che amministrano? La valanga di voti che questa amministrazione comunale ha avuto nella scorsa tornata elettorale, con quasi il 90% dei consensi, forse li autorizza ad amministrare in modo irresponsabile e sconsiderato. Atteggiamento questo che ha causato non pochi problemi a molti cittadini in questi quattro anni di amministrazione Orlando. L’augurio che molti cittadini poggesi si fanno è che alle prossime elezioni comunali, che si terranno il prossimo anno, ci sia un’inversione di tendenza e che il paese venga rimesso nelle condizione di essere amministrato da persone che ci vivono.

    Lettera firmata

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