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  • Poggio Sannita, La Rocca: «Faccia il sindaco il più capace, non chi porta più voti»

    POGGIO SANNITA – «Il mio primo appello all’unità, rivolto ai cittadini caccavonesi, in tema di elezioni amministrative non è rimasto inascoltato; al contrario, è stato apprezzato e da più parti è giunta l’esortazione a continuare su questa via, l’unica – a mio avviso – capace di apportare significativi mutamenti».
    Tiberio La Rocca, poeta e uomo impegnato politicamente, torna a parlare di voto amministrativo a Poggio Sannita alla vigilia della consultazione elettorale che porterà al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.
    «Solo l’incontro e la condivisione possono creare le condizioni per un diverso operare al fine di giungere alla individuazione di interventi necessari e realizzabili concretamente. – riprende il poeta prestato alla politica – Questo percorso, dovrà infine portare alla scelta – quanto più possibile condivisa – della squadra di amministratori, individuati tramite l’espressione di tutti coloro che vorranno essere parte di questo nuovo progetto. Il criterio che dovrà guidare la scelta dei ruoli sarà unicamente quello di inserire la persona giusta nel posto giusto: nessuna conta dei voti, nessun “accordo politico”. Chi ha le capacità e le attitudini per servire i cittadini nel modo migliore, sarà chiamato a rivestire un ruolo amministrativo: l’importante è che lavori con dedizione per i cittadini. Insisto poi nel sostenere che solo attraverso competenze e capacità progettuale si possono portare risorse e relative opere sul territorio».
    «Un ribaltamento – dunque – dell’attuale processo, – continua La Rocca – ma soprattutto una partecipazione estesa, senza preclusioni di sorta o arroccamenti su posizioni predefinite. A chi ritiene invece – in maniera legittima – questa via non praticabile, basti come risposta la disamina dell’attuale condizione del paese che, ove guardata con spirito critico, non autorizza sicuramente sogni di gloria. Dai fasti di un tempo, ad un tempo nefasto! In questa frase si può condensare la situazione a cui si può ovviare solamente attraverso la partecipazione corale, recuperando le migliori energie disponibili. Voglio a questo fine rivolgere di nuovo un invito a tutti, una chiamata a raccolta di tutti coloro che credono nel rinnovamento del paese e intendono impegnarsi per questo fine. Allo scopo, poi, di non generare dubbi, desidero porre di nuovo l’accento sulla natura di questo nuovo corso che fa dell’inclusione il suo cardine principale ed è quindi rivolto a tutti, senza alcuna preclusione. Allo scopo di verificare la fattibilità di questo progetto e l’adesione, si sta verificando la possibilità di organizzare una riunione pubblica in cui raccogliere indicazioni ed idee sul percorso migliore da seguire. Ho avuto modo di interloquire personalmente – nell’ultimo periodo – con molti cittadini desiderosi di dare un contributo, cittadini la cui unica e condivisibile ambizione è di contribuire a cambiare in meglio il volto del paese. Le premesse per iniziare un nuovo – virtuoso – percorso ci sono tutte, spetta a tutti noi alimentare questa idea di vero cambiamento».

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