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  • Poggio Sannita, La Rocca: «Il prossimo sindaco non potrà fare peggio dell’attuale»

    Le elezioni amministrative si avvicinano a grandi passi e a Caccavone, odierna Poggio Sannita, è frenetica l’attività finalizzata alla ricerca di candidati, da parte degli aspiranti alla poltrona di Sindaco.

    Quelle che qualcuno definì con acume “liturgie elettorali”, non hanno ceduto il passo; è prevalso – purtroppo – il modus operandi imperante da tempo e che ha condotto il paese nella tragica situazione attuale.

    Primo da sinistra il sindaco uscente Giuseppe Orlando

    Trovo però doveroso – giunti a questo punto – tracciare comunque e per sommi capi un bilancio in relazione a quanto realizzato dall’amministrazione uscente, al fine di tentare di fare chiarezza. Riesce davvero difficile, se non impossibile, non classificare come assolutamente deficitario il bilancio dell’amministrazione uscente, risultato carente sotto tutti gli aspetti ed incapace di dare una svolta al paese. Neppure l’ordinaria amministrazione è stata gestita secondo i canoni ottimali. L’esempio che segue, illustra bene l’operato dell’amministrazione.

    Non più tardi di qualche mese fa, tra ottobre e novembre, in alcuni incontri pubblici il Sindaco illustrò un piano per il rilancio dei settori: Socio sanitario (casa e palestra della salute), Turismo (riqualificazione impiantistica sportiva), Agricolo (ripopolamento delle aree rurali) e Industria (officina cosmetica e fitoterapica dei tratturi). Progetti che, avrebbero dovuto cambiare volto al paese, creare occupazione e dare una svolta all’attuale periodo nero. Ad oggi, non è dato sapere nulla, quei grandiosi progetti non hanno ancora visto la luce ed il popolo resta in fiduciosa attesa. Neppure il progetto della “cannabis a scopo terapeutico”, che aveva acceso tanto entusiasmo, ha avuto un seguito e nulla più è stato comunicato.

    Primo da destra, Tiberio La Rocca

    Il prossimo passo, c’è da stare tranquilli, vedrà di nuovo la redazione dell’ennesimo libro dei sogni, incapace di tradursi in realtà concreta. Di fronte a questo quadro, c’è solo da sperare in un radicale mutamento che riesca – almeno – ad alimentare la speranza di un futuro diverso. Ad oggi non è dato conoscere il nome di chi si opporrà al sindaco uscente; solo un dato appare certo ed incontestabile e cioè che chi verrà dopo godrà di un significativo vantaggio: non potrà fare peggio di chi oggi amministra Caccavone.

    Tiberio La Rocca

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