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  • Poggio Sannita verso le Comunali, le istruzioni per l’uso di Tiberio La Rocca

    POGGIO SANNITA. Essendo da sempre un attento osservatore della realtà che mi è cara, ritengo doveroso evidenziare alcuni aspetti e porre l’accento su quello che, a mio modesto parere dovrebbe essere il percorso da seguire in vista delle prossime elezioni amministrative.

    Poggio Sannita è un paese che vive da tempo un’involuzione preoccupante ed all’interno di una situazione generale che non ha certamente aiutato. All’orizzonte fosche nubi si addensano; tutto l’Alto Molise è in sofferenza e ancor più lo è la nostra realtà. Sullo sfondo già si stagliano le figure di futuri – possibili – candidati con la riproposizione di schieramenti pronti a confrontarsi ed a ripercorrere vie che sino ad oggi non hanno prodotto i risultati attesi. A mio modesto parere – e per sgombrare il campo da fraintendimenti dico subito che la mia partecipazione alla contesa elettorale sarà indiretta –   sarebbe il caso di agire in maniera diversa ribaltando l’attuale procedimento che vede prima la scelta del candidato e poi l’infruttuosa redazione di un “libro dei sogni” che, non a caso non ha trovato mai una concreta e pratica applicazione.

    L’attuale situazione vede un paese dove la contrapposizione politica non ha più ragione d’essere; al di là delle legittime aspirazioni di ognuno, il punto fondamentale è il bene della intera comunità ed in virtù di questo, occorre fare un deciso passo in avanti. Cosa resta e qual è la scelta migliore di fronte a un quadro così complicato? L’unica possibilità che – a mio parere rimane – è l’unione di chi vuole davvero impegnarsi per la sopravvivenza del paese, di chi, superando vecchie ruggini ed incomprensioni, è disponibile ad avviare un percorso nuovo che – finalmente – apporti benefici a Poggio Sannita! Soltanto dopo avere chiarito le linee di un’azione responsabile e soprattutto realmente realizzabile, si deve addivenire alla scelta delle persone in grado di rappresentare gli interessi della comunità e soprattutto in grado di operare per il bene della stessa. A nulla serve continuare un percorso che non ha portato il benefici al paese; bisogna liberarsi di antiche – cattive – abitudini; bisogna ritornare a credere in una comunità unita, non più lacerata e non ultimo, bisogna fondare questa nuova esperienza poggiando su basi solide: sulle competenze, sulle conoscenze e sulla professionalità di chi, chiamato a farne parte sia in grado di apportare un contributo rilevante.

    Se esiste, come esiste oggi a sentire tanti cittadini una volontà di vero rinnovamento, non dovrebbe essere difficile mettere attorno ad un tavolo chi questo rinnovamento vuole. Tutto ciò, al fine di concordare le linee ispiratrici e le direttive principali di un programma politico in grado di divenire un punto di riferimento, di coesione e di attrazione per tutte le forze sane del paese. È tempo che le persone si incontrino e operino in comune. Nessuno può permettersi – oggi – il lusso di rimanere alla finestra, di chiudersi nella propria indifferenza. Oggi si deve sperare, il dovere di ognuno di noi è proiettare l’animo verso il domani, verso la speranza.  Non agire così, sarebbe un suicidio e significherebbe la fine del nostro paese.

    Tiberio La Rocca

     

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