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  • Polo di Maiella, ancora fermo il cantiere della De Francesco Costruzioni

    AGNONE –  Una telenovela infinita. Non ci sono altre parole per definire la vicenda del polo scolastico di Maiella i cui lavori tardano a riprendere. Anche nella giornata di ieri il cantiere è rimasto desolatamente chiuso. E questo nonostante le promesse giunte nelle settimane scorse che hanno portato l’assessore regionale alle opere pubbliche, Vincenzo Niro ad incontrare per ben due volte genitori, docenti e amministrazione comunale. Sul banco degli impuntati ancora una volta la ditta De Francesco Costruzioni, appaltatrice dell’opera che pure doveva essere consegnata nei mesi scorsi. Ritardi dovuti principalmente al ritardo dei pagamenti con cui la Regione Molise avrebbe dovuto saldare i conti dell’appalto avviato sotto la gestione dell’allora amministrazione targata Michele Carosella. Una situazione paradossale che, sommata alla chiusura dei plessi di San Marco e Pietro Micca per mancanza di certificazioni, ha costretto cinque classi delle elementari di Agnone al trasferimento in un istituto di Poggio Sannita, rientrate in città dopo il ponte di Ognissanti. Ma il problema resta. In tutta la sua gravità. “Ci metto la faccia” ebbe a dire Niro in uno degli ultimi incontri avuti nella cittadina alla presenza del costruttore che pure promise l’immediata ripartenza dei lavori stoppati ad inizio estate. Stando a quelle parole il nuovo plesso di Maiella, sicuro, avveniristico, doveva essere inaugurato ad inizio gennaio del 2019. Ma di questo passo difficile ipotizzare per quella data l’entrata in classe dei ragazzi delle scuole medie. E pensare che l’opera è stata ultima al 90% come confermato dai responsabili dell’ufficio tecnico di Palazzo Verdi. Per consegnarla definitivamente manca l’installazione dell’ascensore, parte degli infissi e altri piccoli ritocchi. Lo stesso De Francesco disse di aver reperito il denaro necessario per chiudere definitivamente la partita. Peccato che nel rione Maiella di operai non si è vista nemmeno l’ombra. Intanto il tempo passa e l’inverno è ormai alle porte con tutte le immaginabili conseguenze in termini lavorativi.

     

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