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  • Ponte Sente chiuso, l’esempio di nonna Felicetta Tatangelo: «Io non mollo»

    BELMONTE DEL SANNIOFelicetta Tatangelo, classe 1938, ha guidato la delegazione di manifestanti che dall’imbocco abruzzese del viadotto Sente ha raggiunto, attraversando la struttura, a piedi, l’altro lato, quello in agro di Belmonte del Sannio, per accendere un lumino al capezzale del ponte ormai chiuso da un anno. Ha fatto due chilometri a piedi, con un bastone per aiutarsi, al solo fine di poter dire «io ci sono».

    Un esempio di caparbia volontà per i tanti studenti che pure hanno avvertito la sensibilità di essere presenti con striscioni. «Questo ponte serve, serve a noi di Castiglione e ai residenti dell’Alto Molise. Va riaperto subito, non ci interessano le chiacchiere raccontate dai politici» ha detto, per nulla affaticata, l’arzilla vecchietta prima di rifare al contrario i due chilometri sul ponte ormai chiuso e tornare a casa. Un’ottantina di cittadini, molti dei quali provenienti dall’Abruzzo, ha preso parte ieri mattina alla manifestazione di protesta lanciata dalla testata giornalisticaL’Eco dell’Alto Molise e Vastese” finalizzata a riaccendere le luci mediatiche e l’attenzione della politica sull’isolamento territoriale cui sono costretti l’Alto Molise e l’Alto Vastese proprio a causa della chiusura al traffico del viadotto Sente. Altri cittadini di Castiglione e dei paesi limitrofi non sono stati così fortunati da poter attraversare il ponte a piedi perché una pattuglia dei Carabinieri, sul lato abruzzese, ha impedito l’accesso al viadotto chiuso al traffico, certo, ma non a quello pedonale.

    «Un anno fa gli operai della Provincia di Isernia hanno montato le transenne e hanno reso impraticabile il viadotto che collegava le due comunità al di qua e al di là del Sente. – ha spiegato il direttore de L’Eco, Maurizio d’Ottavio – Oggi siamo qui, in così tanti, studenti, qualche amministratore locale, semplici cittadini, per accendere un lumino al capezzale di quest’opera dell’ingegneria ormai chiusa e dimenticata dalle istituzioni». Domenicangelo Litterio, presidente del Movimento per la difesa delle zone interne, insieme ad una delegazione di soci dell’associazione stessa, ha preso parte alla iniziativa: «Siamo e saremo sempre al fianco di chi difende i diritti delle zone interne. – ha esordito il professor Litterio – Questo ponte, chiuso da un anno e per il quale non si vedono vie di uscita, è la dimostrazione tangibile di come la politica consideri, o meglio non tenga affatto in considerazione le necessità e i diritti dei residenti nei centri montani dell’Abruzzo e del Molise».

     

    Chiara, al quinto anno dell’istituto alberghiero di Agnone, residente a Castiglione Messer Marino, si è fatta portavoce delle istanze dei tanti studenti che ogni giorno, dall’Alto Vastese, raggiungono la cittadina altomolisana e le sue scuole: «E’ ripreso l’anno scolastico, e come lo scorso anno siamo costretti a fare la strada alternativa, passando per Schiavi di Abruzzo, a mille e duecento metri. In inverno immaginate come è la situazione su quelle strade. La chiusura del ponte ha costretto la Provincia di Isernia a riaprire la ex statale Istonia, ma su quella strada c’è un divieto di transito per i mezzi pesanti e così i nostri autobus non posso transitare. Siamo stanchi delle chiacchiere dei politici, non è possibile fare un’ora e un quarto di viaggio per arrivare a scuola. Tempi che in inverno quasi raddoppiano».

    Presente anche il consigliere regionale del Molise, Andrea Greco: «Abbiamo trovato i soldi per il ponte Sente, i famosi due milioni di euro. Ora sta alla Provincia di Isernia utilizzare quelle somme per la riapertura del viadotto. Ho trovato piena disponibilità nel nuovo presidente dell’ente, Alfredo Ricci. Inoltre, – ha aggiunto in chiusura Greco – ho scritto nei giorni scorsi alla Prefettura di Isernia, sollecitando un nuovo tavolo tecnico con la Provincia di Isernia, al fine anche di fare piena luce sull’iter degli interventi che consentiranno la riapertura del viadotto. Questa vicenda mi ha tolto letteralmente il sonno, ma noi non siamo stati a guardare, non abbiamo fatto chiacchiere a differenza di altri».

    Tra le autorità intervenute anche il consigliere regionale dell’Abruzzo, Silvio Paolucci: «La priorità delle priorità è il passaggio alla gestione Anas di questa imponente struttura che anche così, visivamente, non può essere gestita dalla Provincia di Isernia. Mi attiverò sin da subito con l’Anas, magari anche con l’aiuto del senatore Luciano D’Alfonso, e con il Ministero e il nuovo Governo, affinché la ristatalizzazione della Istonia sia tra i punti dell’agenda politica di questi mesi. E’ un impegno che prendo con voi giornalisti e soprattutto con i cittadini di Castiglione e dei centri del Molise».

    Francesco Bottone

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