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  • Ponte Sente chiuso, senatore Marco Marsilio (Fdi) interroga premier Giuseppe Conte

    ROMA – Viadotto Longo chiuso, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio interroga il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte e i responsabili dei dicasteri di Infrastrutture e Affari regionali, Danilo Toninelli ed Erika Stefani. Nell’interrogazione, prodotta su spinta dell’amministrazione comunale di Agnone, Marsilio chiede quali interventi si intendono mettere in campo per la riapertura dell’importante struttura viaria che collega il Molise con l’Abruzzo, ed ancora il passaggio del viadotto sotto la gestione di Anas.

    Di seguito l’Eco online riporta l’interrogazione integrale presentata.

    Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, al Ministro per gli affari regionali e le autonomia. – Per sapere – premesso che:

    recentemente è stata annunciata la notizia, riportata anche da diverse testate locali, della chiusura del Viadotto Sente Longo che, situato sulla linea di confine tra l’Abruzzo ed il Molise, collega i Comuni dell’Alto Vastese – Belmonte del Sannio, Castiglione Messer Marino, Schiavi D’Abruzzo e Fraine – a quelli dell’Alto Molise, tra cui Agnone;

    la chiusura del Viadotto è stata predisposta con una specifica ordinanza della Provincia di Isernia in seguito alla verifiche di sicurezza effettuate dopo il terremoto del 14 agosto scorso;

    il Viadotto Sente, tra i ponti più alti (circa 185 metri di altezza) ed importanti d’Italia,  realizzato nella metà degli anni ’70, ha rappresentato un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dei territori circostanti e costituisce l’unico collegamento realmente percorribile tra l’Alto Vastese e l’Alto Molise, anche in considerazione del pessimo stato in cui versano le strade provinciali alternative sui cui ora è stato deviato il traffico;

    il 19 settembre scorso i Sindaci dei Comuni interessati dalla chiusura del Viadotto in oggetto hanno costituito un tavolo tecnico permanente per porre in essere ogni utile attività tesa alla risoluzione delle problematiche derivanti dalla chiusura del Viadotto stesso;

    i Comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Castiglione Messer Marino, Schiavi D’Abruzzo e Fraine sono Comuni tra loro confinanti che seppur situati in due regioni distinte – Molise ed Abruzzo – per la vicinanza geografica condividono, oltre la storia e le tradizioni, anche numerosi servizi fondamentali per lo sviluppo economico e culturale delle comunità locali;

    a causa della conformazione del territorio, che ha determinato un isolamento strutturale dai principali centri abruzzesi e da alcuni servizi primari regionali, le comunità dell’Alto Vastese, grazie al Viadotto Sente, hanno da sempre usufruito e fatto affidamento sui maggiori servizi pubblici, quali la sanità e l’istruzione, che poteva loro garantire il più vicino Comune di Agnone;

    Agnone ospita, infatti, l’Ospedale “San Francesco Caracciolo”, la cui struttura rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la salute dei cittadini dell’Alto Vastese che, altrimenti, sarebbero costretti a recarsi all’ospedale di Vasto percorrendo una distanza ben maggiore, che in situazioni critiche potrebbe rivelarsi fatale per la vita dei pazienti stessi;

    per quanto concerne l’istruzione, in particolare quella secondaria di primo e secondo grado, il centro di Agnone rappresenta, inoltre, un importante polo attrattivo per i comuni afferenti all’Alto Vastese perché ospita, oltre ad una scuola media, anche il Liceo Scientifico Giovanni Paolo I e l’Istituto Tecnico Leonida Marinelli -:

    quali misure il Governo ed i Ministri interrogati pensano di attivare per fronteggiare in modo tempestivo l’emergenza derivante dalla chiusura del viadotto Sente, al fine di assicurare sia la normale fruizione dei servizi scolastici, che il facile accesso al più vicino nosocomio dell’area;

    se i Ministri interrogati non reputino opportuno un rapido passaggio della gestione del Viadotto Sente Longo all’Anas in considerazione dell’impossibilità della Provincia di far fronte alle ingenti risorse necessarie per la messa in sicurezza dell’infrastruttura;

    se il Governo ed i Ministri interrogati non reputino opportuno considerare il Viadotto Sente Longo un’infrastruttura strategica per lo sviluppo delle comunità situate in un’area di difficile accesso geografico, che se private anche delle principali vie di comunicazione, soffrirebbero in maniera  ancora più grave il fenomeno di desertificazione demografica che già le colpisce.

     

     

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