• Editoriale
  • Ponte Sente, Greco: «Persi due mesi di tempo». Certo, ma li hanno persi al Ministero

    BELMONTE DEL SANNIO – «Sono stati persi 2 mesi di tempo tra inutili allarmismi e attacchi politici». Questo dichiara il consigliere regionale Andrea Greco, in merito alla questione del finanziamento di due milioni di euro per la messa in sicurezza del ponte Sente. La critica è rivolta probabilmente alla Provincia di Isernia, che in realtà ha fatto esattamente quello che doveva fare: ha incaricato un tecnico il quale ha prodotto un progetto per la messa in sicurezza della terza pila del viadotto in questione. Quindi, di grazia consigliere Greco, da chi sarebbero stati persi questi due mesi di tempo? Per colpa di chi sarebbero stati persi? Non volendo, l’esponente pentastellato critica il “suo” Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, retto appunto dal grillino Danilo Toninelli. Gli onorevoli Grippa e Federico hanno fatto il loro lavoro, facendo inserire nel decreto Genova un emendamento grazie al quale sono spuntati fuori due milioni di euro per il ponte Sente. A quel punto, siamo a fine ottobre, si è dovuto attendere del tempo per l’approvazione del decreto. E siamo a metà novembre circa. I soldi sarebbero dovuti arrivare nelle casse della Provincia di Isernia entro la fine dell’anno, ma così non è stato. Per colpa di chi? Lo spieghi bene Greco, perché non si è capito. Nei giorni scorsi l’onorevole Grippa ha mostrato una email certificata indirizzata dalla stessa parlamentare alla direzione generale del Mit. La pec reca il protocollo del 31 gennaio 2019, pochi giorni fa. In quel documento il direttore generale Parente avvisa l’onorevole di aver già scritto alla Provincia di Isernia per formalizzare la convenzione grazie alla quale i soldi stanziati e disponibili saranno materialmente trasferiti in Molise. Cosa che non risulta essere vera, perché, come precisato dal consigliere regionale Matticoli, la pec del Mit è arrivata in Provincia solo nella tarda mattinata del giorno 5 febbraio. In pratica per mandare una pec dal Ministero hanno impiegato cinque giorni. E, si noti bene, l’hanno mandata solo perché gli uffici ministeriali sono stati sollecitati in tal senso dalla richiesta esplicita dell’onorevole Grippa. Dunque, consigliere Greco, chi ha perso tempo? Probabilmente qualche zelante funzionario strapagato del Ministero. E questo dimostra che la lentezza della burocrazia nei ministeri resta tale con o senza Governo a 5 Stelle. Probabilmente lì bisognerebbe davvero intervenire per ottenere lo sbandierato «cambiamento». Consigliere, ci faccia sapere, sempre se lo ritiene utile.

    Francesco Bottone

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.