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  • Ponte Sente e viabilità in Alto Molise, il governatore convoca Provincia e Comuni

    AGNONE – E’ stata convocata per domattina (9 gennaio) alle ore 9, presso la sede della Regione Molise a Campobasso, una riunione tenico-politica per fare il punto della situazione sulla viabilità massacrata in Alto Molise. A convocare l’incontro il governatore del Molise, Donato Toma. Invitati ovviamente i rappresentanti della Provincia di Isernia, in particolare il presidente Lorenzo Coia e il consigliere delegato alla viabilità, Mike Matticoli, e anche tutti i sindaci dei vari Comuni dell’Alto Molise. Occhi puntati chiaramente sul viadotto Sente. Le indagini geologiche propedeutiche alla stesura del progetto definitivo sono pronte e si potrebbe arrivare a depositare l’elaborato tecnico entro fine mese. Si tratta ovviamente del progetto definitivo, cui seguirà quello esecutivo. Realisticamente entro la primavera o l’estate si dovrebbe dare avvio ai cantieri. E i lavori, salvo intoppi di tipo burocratico e al netto degli stop dovuti al maltempo, potrebbero terminare entro la fine del 2019. Questo nella più rosea delle previsioni. A conti fatti si tratta di stare altri dodici mesi con il ponte “Longo”, altrimenti noto come ponte Sente, chiuso al traffico veicolare. La chiusura del viadotto ha già causato conseguenze di tipo economico e sociale nei vari centri di zona, sia quelli del versante abruzzese, Castiglione Messer Marino in testa, che quelli dell’Alto Molise. Agnone ha visto calare il suo volume di affari praticamente in tutti i settori, perché i clienti dell’Alto Vastese preferiscono non affrontare i disagi della vecchia statale Istonia, l’ormai celeberrima mulattiera, e recarsi magari altrove per fare spesa. Alla fine da Castiglione per arrivare ad Agnone ci si impiega mezz’ora sulla mulattiera, con lo stesso tempo si arriva quasi a Vasto o a Isernia. Belmonte è di gran lunga il paese più colpito dall’isolamento indotto dalla chiusura del ponte Sente. Pare addirittura che alcune famiglie si siano trasferite nel vicino Abruzzo, al di là del confine segnato da quel maledetto ponte ormai chiuso. Gli sbocchi sulla fondovalle Sangro non versano in condizioni migliori e scendere dall’Alto Molise su quell’arteria, che vuol dire lavoro per centinaia di lavoratori molisani, è ogni giorno un’impresa. Di tutte queste questioni e dell’eventuale stanziamento di fondi specifici si parlerà domani nel corso della riunione in Regione.

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