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  • Preaperture caccia, Brambilla: «Triste rito, un regalo alle lobby venatorie»

    «Le preaperture della caccia, che scattano da domani in 16 regioni italiane, sono un triste rito che basterebbe da solo, anche senza tener conto di tanti altri “regali”, a certificare il sostanziale asservimento delle amministrazioni regionali alle lobby venatorie. Altrimenti non si spiega come mai sia diventata consuetudine quella che doveva essere un’eccezione alla regola (secondo la legge 157/1992 la caccia dovrebbe cominciare solo nella terza domenica di settembre)».

    Così l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, alla vigilia delle preaperture della caccia: «Da deroga ad appuntamento fisso».

    «Né si può capire – continua la presidente del movimento animalista – perché alcune regioni concedano ai cacciatori di sparare, ancora in stagione riproduttiva, a specie di uccelli da proteggere. Anche in violazione delle norme europee e contro il parere dell’Ispra. Ancora una volta le esigenze di pochi prevalgono sul diritto di tutti alla conservazione del patrimonio naturale».

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