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  • Prendono il reddito di cittadinanza e lavorano in nero, denunciate tre persone nel Chietino

    Continua l’attività di monitoraggio della Guardia di Finanza nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria finalizzate a contrastare il sommerso da lavoro e gli sprechi di denaro pubblico. Controlli serrati in tutta la provincia, uniti ad incroci di banche dati, per smascherare condotte fraudolente messe in atto per usufruire di fondi a sostegno alle fasce più deboli. I controlli sono stati predisposti in esecuzione del piano di contrasto al lavoro nero e irregolare, cui il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Chieti ripone particolare attenzione.

    Nei giorni scorsi, a seguito di mirata attività informativa e di controllo economico del territorio, la Compagnia di Chieti ha eseguito un controllo nei confronti di un salone di parrucchiere ed acconciature, nel corso del quale ha scoperto, intenta al lavoro con mansioni di shampista, una dipendente priva di formale assunzione, risultata percettrice di Reddito di Cittadinanza. Dai successivi riscontri è emerso che la stessa percepiva il beneficio assistenziale già dal mese di aprile. Pertanto, la sua posizione è stata segnalata all’I.N.P.S. competente ai fini della revoca del beneficio e per il recupero delle somme indebitamente percepite. Al termine del controllo, al datore di lavoro dell’attività commerciale è stata irrogata la sanzione amministrativa per chi assume personale “in nero”, oltre ad una maxi multa prevista in caso di impiego di lavoratori già percettori di reddito di cittadinanza. Inoltre, la lavoratrice è stata segnalata alla Procura della Repubblica per non aver comunicato la variazione del reddito o di altre informazioni rilevanti ai fini del riconoscimento del beneficio statale, condotta sanzionata con la reclusione da uno a tre anni.

    Oltre che il settore dei servizi, anche quello agricolo, della ristorazione e somministrazione è stata oggetto di attività ispettiva: la Tenenza di Ortona ha sottoposto a controllo un ristorante che impiegava ben otto lavoratori “in nero” sui dieci presenti al momento dell’accesso, intenti a svolgere attività lavorativa senza godere di alcuna copertura assicurativa e previdenziale. L’intervento della Fiamme Gialle ha indotto l’imprenditore alla tempestiva regolarizzazione dei lavoratori in nero che hanno così potuto beneficiare delle tutele riconosciute dalla normativa di settore. La Compagnia di Vasto, tra i vari controlli, ha ispezionato un’azienda agricola, scovando 5 lavoratori irregolarmente impiegati, di cui uno percettore di Reddito di cittadinanza, prontamente segnalato all’Autorità giudiziaria ed all’I.N.P.S. per i successivi riscontri. La Compagnia di Lanciano ha invece controllato un bar dove è risultato impiegato un lavoratore inserito in un nucleo familiare percettore di Reddito di cittadinanza.

    Nel corso dell’anno, nella provincia di Chieti, i reparti del Corpo hanno verbalizzato 79 datori di lavoro per utilizzo improprio di manodopera e scoperto 139 lavoratori in nero o irregolari, di cui 7 censiti nelle liste dei nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza.

    L’intervento delle Fiamme Gialle contrasta tutte le forme di indebito accesso a prestazioni assistenziali in quanto lesive dei principi di equità e coesione sociale. I cittadini onesti e coloro che hanno concretamente bisogno di assistenza devono sentirsi tutelati dall’attenzione investigativa che la Guardia di Finanza sta rivolgendo a quanti violano fraudolentemente le regole, sottraendo le limitate risorse pubbliche.

     

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