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  • Primi passi nel betting: come muoversi al meglio

    LE AZIENDE INFORMANO

    Il 2019 continua a registrare numeri da record per il settore delle scommesse, con una serie di segni più tali da superare anche gli ottimi dati del 2018. Basta infatti approfondirle per rendersene conto: si parla di una crescita nel primo semestre del 2019 pari al +18,4% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, in termini di raccolta. Un totale intorno ai 311 milioni di euro, che include il settore del betting sportivo classico (ovvero le scommesse in agenzia), insieme al semprevivo comparto delle scommesse su Internet. Nonostante il decreto dignità, quindi, fino ad ora l’intero universo del betting ha avuto un anno davvero positivo. Vediamo come muovere i primi passi in questo settore, e come farlo al meglio.

    I primi 3 passi per muoversi nella giungla delle scommesse

     Chi si ritrova a scommettere online per la prima volta, o quasi, rischia di trovarsi un po’ in difficoltà. Le domande sono sempre le solite: su cosa scommettere? Come muoversi al meglio?

    • Per prima cosa, c’è un consiglio che qualsiasi neofita dovrebbe seguire: mai lanciarsi su sport che non si conoscono o che si conoscono poco, perché aumentano a dismisura i rischi e la possibilità di perdere cifre anche importanti. Dunque si suggerisce di optare sempre per competizioni con le quali si ha già una discreta confidenza, come nel caso del calcio, e attendere prima di cambiare settore, magari dopo una lunga fase di studio.

     

    • Sul web ci sono tutta una serie di vantaggi per chi si approccia al mondo delle scommesse per la prima volta. Sul sito di William Hill, per dirne uno, oltre ai 15 euro di bonus di benvenuto si può arrivare ad utilizzare fino a 200 euro di cashback. Si tratta di un vero e proprio rimborso settimanale, soggetto a condizioni particolari (ad es. 10 euro di deposito).

     

    • Infine, ecco il terzo e ultimo consiglio: anche se si conosce a menadito uno sport o una competizione, le cose possono cambiare di giornata in giornata. Non, solo, cambiano perfino le statistiche a disposizione. Di conseguenza, lo studio quotidiano delle statistiche non è una mera opzione ma un vero e proprio obbligo. Nessuno (nemmeno il più esperto degli scommettitori) può fare a meno di un’accurata analisi dei numeri e dei dati, per investire al meglio i propri soldi nel betting.

    Le statistiche aiutano (se lette bene)

    Per iniziare a scommettere ci si può appoggiare ai metodi matematici complessi, come nel caso di uno sport come il baseball e della cosiddetta sabermetrica, una scienza il cui scopo è definire un indice di prestazioni oggettivo di giocatori e squadre. Naturalmente si può anche scegliere di limitarsi ad un approccio più semplice, studiando con cura le statistiche, che variano da campionato a campionato.

    Basti pensare alle differenze fra serie maggiori e campionati cadetti, se si pensa all’equilibrio fra vittorie interne e successi in trasferta. Ad ogni modo, anche nell’uso comune ci sono molte strategie per cercare di ottimizzare le vincite, che possono essere utilizzate pure da chi non ha particolari competenze matematiche. Si parla ad esempio del metodo del parcheggio o di quello del raddoppio, insieme al sistema a copertura, al metodo a correzione d’errore e al sistema olandese. In ogni caso, è facile immaginare come lo studio sia sempre alla base di tutto.

     

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