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  • Profughi, arrestati due scafisti ucraini

    I mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle, già in pattugliamento nelle acque antistanti la Calabria Ionica, nelle primissime ore della mattinata del 9 giugno 2016, intercettavano un veliero sospetto con due persone a bordo in allontanamento verso le acque internazionali. La mirata attività di ricerca è scaturita da una comunicazione dei Carabinieri che, sul lungomare di Isola Capo Rizzuto (KR), avevano individuato 16 migranti con gli abiti bagnati, presumibilmente sbarcati da poco tempo. All’esito del controllo in mare del target sospetto, i Finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia abbordavano con perizia marinaresca l’imbarcazione e la conducevano presso il porto nuovo di Crotone, per
    ulteriori approfondimenti.
    Al termine di complesse ed articolate indagini di Polizia Giudiziaria, eseguite dai finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone e dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato, i due soggetti, di nazionalità ucraina, presenti a bordo, venivano arrestati e tradotti in carcere in quanto riconosciuti dai migranti rintracciati a terra quali responsabili del trasporto illegale.
    Il veliero fermato, della lunghezza di circa 10 metri, monoalbero, recante la sigla RIFDL9247AJ porto d’iscrizione DELAWARE, veniva sequestrato poiché utilizzato per l’illecita attività.
    I complessivi 16 immigrati, di cui 2 minori, 6 donne e 8 uomini, di sedicente nazionalità siriana, sarebbero partiti a bordo del citato natante da un’imprecisata spiaggia turca.
    Proseguono gli approfondimenti d’indagine, da parte delle Fiamme Gialle, per individuare l’organizzazione che, con tale sistematico modus operandi, lucra con metodologie odiose e deprecabili.

    La lotta ai traffici illeciti perpetrati via mare, condotta dalle componenti aeronavali della Guardia di Finanza, compreso il contrasto all’immigrazione illegale, mira ad assicurare alla Giustizia criminali senza scrupoli ed alla salvaguardia della vita umana per scongiurare ulteriori tragedie, come i recenti naufragi testimoniano.

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