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  • Profughi, l’Anci Molise condanna il business sulla pelle dei migranti

    Profughi, l’Anci Molise condanna il business sulla pelle dei migranti.

    Il presidente Pompilio Sciulli invita i Comuni ad aderire ai progetti Sprar proprio per limitare l’iniziativa dei privati che hanno come unico obiettivo quello di fare soldi. Pompilio Sciulli (pescopennataro)

    Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’Anci Molise:

    Premettendo che il piano condiviso da ANCI con il governo è quello di accogliere su tutto il territorio nazionale una media profughiismassima di 2,5 migranti ogni mille abitanti e che questa cifra non è stata rispettata in alcuna sede, a causa degli arrivi continui via terra e via mare, il piano di riparto proposto da ANCI mantiene inalterato l’attuale criterio di distribuzione regionale estendendolo, come metodologia, su base Comunale con correttivi che metteranno al riparo i piccoli Comuni. La pressione che c’è sulle Prefetture e la stringente necessità di collocare i migranti in arrivo, spesso ne rende difficile la collocazione sul territorio. Accogliere non vuol dire solo collocare fisicamente ma dare la possibilità a queste persone in arrivo di acquisire strumenti per una reale integrazione nel periodo in cui si trovano nella nostra Regione.profugo
    In Molise, ANCI e due Prefetture di Campobasso e Isernia proseguono nel lavoro di sensibilizzazione dei rappresentanti degli Enti Locali sull’importanza della loro adesione alla rete SPRAR per contribuire a costruire un sistema di accoglienza dei migranti richiedenti asilo, quanto più diffusa e condivisa sull’intero territorio nazionale, in linea con il decreto legislativo 142 del 2015, che è diretto a realizzare un sistema di accoglienza stabile.carabinieri davanti al centro profunghi
    Il modello SPRAR permette di avere una distribuzione equa e diffusa e programmata su tutto il territorio e consente ai Comuni di essere soggetti attivi nella costruzione della necessaria rete sociale per la più efficace accoglienza dei migranti.
    Accogliere non vuol dire solo collocare fisicamente ma dare la possibilità a queste persone in arrivo di acquisire strumenti per una reale integrazione nel periodo in cui si trovano nella nostra Regione.

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