• In evidenza
  • Profughi, verso la sostituzione etnica: sono una chance contro lo spopolamento in Molise

    RICEVIAMO dalla Prefettura di Isernia e pubblichiamo la seguente nota stampa:

    Una panoramica “a tutto tondo” sul fenomeno migratorio quella emersa nella riunione svoltasi ieri presso l’Ufficio Territoriale del Governo, organizzata dal Prefetto di Isernia in collaborazione sinergica con l’ANCI Molise, alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Provincia, che non hanno mancato di far registrare la propria adesione.

    Sono oltre 10.000 i migranti tratti in salvo negli ultimi due giorni nel corso di 72 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma, 5 Ottobre 2016. Ecco le fasi di alcune delle operazioni di soccorso effettuate nella giornata di lunedi 3 Ottobre 2016 dalla Nave Dattilo CP940 della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo oltre mille migranti a bordo di 1 barcone e 3 gommoni. ANSA/ UFFICIO STAMPA/ GUARDIA COSTIERA +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++
    L’incontro è stato indetto con la finalità di fare il punto della situazione sulla gestione dei flussi migratori, tratteggiando a grandi linee lo stato dell’arte, ma anche di illustrare i contenuti della recentissima direttiva del Ministro dell’Interno, che ha anticipato alcuni dei temi oggetto del “Piano operativo” allo studio del Governo, che sarà varato prossimamente, dopo l’esame in sede di Conferenza Unificata.
    Nell’intervento di apertura, il Prefetto ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento attivo degli Enti Locali, al Migranti: Calais, partiti primi bus, situazione calmafine di realizzare un sistema di accoglienza sempre più diffuso e, conseguentemente, meno “impattante” sul territorio, in linea con le indicazioni ministeriali e con il futuro Piano governativo che, fondandosi sul principio della ripartizione per quote su base regionale, già introdotto dall’Intesa in Conferenza Unificata del 10 luglio 2014, intende promuovere una sistemazione dei richiedenti asilo equilibrata, condivisa e sostenibile.
    Ciò impone il contenimento al minimo della prima fase dell’accoglienza, all’interno dei centri di accoglienza temporanea o straordinaria, in favore della seconda fase, fondata sul sistema SPRAR, che ha tra i suoi principali protagonisti proprio gli Enti Locali ed è stato finora attuato solo in parte.
    Nel corso della riunione sono stati esaminati, inoltre, seppur sinteticamente, i numerosi aspetti connessi alla gestione del fenomeno migratorio: dal modus operandi attuato dalla Prefettura in occasione degli sbarchi di cittadini stranieri alla questione dei cosiddettiprofughi-scabbiamigranti economici”, dai chiarimenti sulle procedure di gara all’assistenza sanitaria, fino all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei soggetti vulnerabili.
    stopMalgrado siano emerse talune criticità dell’attuale sistema di accoglienza, unitamente alle perplessità di alcuni amministratori locali, soprattutto a causa dell’inadeguatezza delle risorse dei comuni a dimensioni ridotte nel fronteggiare il fenomeno e delle resistenze “culturali” talvolta presenti nelle comunità che ospitano i migranti, non sono mancati, tuttavia, spunti e suggerimenti interessanti che potranno essere messi a frutto nelle prossime settimane.
    Uno fra tutti quello di interpretare la gestione del fenomeno migratorio nella regione Molise quale chance per fronteggiare problematiche piuttosto preoccupanti come lo Migranti: soccorsi in 400 nel Canale di Siciliaspopolamento, l’invecchiamento della popolazione e la desertificazione, attraverso la realizzazione di progetti, con il coordinamento della Prefettura, per il coinvolgimento dei richiedenti asilo in attività lavorative nell’ambito dell’artigianato locale e dell’agricoltura, favorendo, da un lato, l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti e salvaguardando, dall’altro, quelle tradizioni locali che rischiano altrimenti di scomparire ovvero incentivando l’utilizzo di migliaia di ettari di terre incolte.
    L’incontro è terminato con l’impegno a riconvocare il tavolo dopo l’adozione del Piano operativo del Governo.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.