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  • «Pronta a trasferirmi da Napoli per fare l’assessore esterno a Cercemaggiore»

    SCHIAVI DI ABRUZZO – «Pronta a trasferirmi da Napoli per fare l’assessore esterno a Cercemaggiore». Tra i candidati a ricoprire il ruolo di assessore esterno nel Comune di Cercemaggiore, in provincia di Campobasso, c’è anche Franca Nocera, già candidata consigliere alle recenti elezioni a Schiavi di Abruzzo. 

    Il “caso” di Cercemaggiore è divenuto di rilevanza nazionale per via della singolare iniziativa del sindaco Gino Donnino Mascia che ha emanato una sorta di bando pubblico per il reclutamento di due assessori donna da inserire in giunta nel rispetto e in ossequio alla paritetica rappresentanza di genere nell’esecutivo. Tra le dodici candidate che hanno manifestato interesse a sedersi sulla poltrona del comune molisano c’è anche la già candidata consigliere, nella lista sconfitta “Schiavi di Abruzzo nel cuore”, Franca Nocera. Residente a Schiavi di Abruzzo, paese di cui è innamorata da sempre, ma domiciliata nell’hinterland di Napoli, la blogger freelance si è detta disponibile a trasferirsi, armi e bagagli, oggi stesso, a Cercemaggiore, per fare l’assessora. 

    E nei giorni scorsi ha risposto al bando emanato dal sindaco Mascia manifestando la sua disponibilità: «Ho letto su “Il Mattino” di Napoli la richiesta del sindaco Mascia e l’ho trovata interessante, anche perché essendo freelance mi occupo di turismo, enogastronomia e cultura dell’Abruzzo e del Molise e sarei molto attenta alle problematiche locali. Comunque, indipendentemente da tutto, mi piacerebbe tanto candidarmi e far parte della comunità di Cercemaggiore. Ma al tempo stesso, pur non avendo problemi a trasferirmi e pur non sapendo se la mia candidatura possa rientrare criteri di valutazione, dovrei prima trovare un lavoro a Cercemaggiore».

    In realtà il sindaco Mascia ha dichiarato espressamente che la residenza in paese è un requisito indispensabile per poter essere nominata assessore. Ma la disponibilità manifestata da Nocera potrebbe essere interessante perché così Mascia avrebbe non solo un assessore donna, ma contestualmente un residente in più e così la nomina potrebbe rivelarsi utile anche per combattere lo spopolamento, problema reale di tutti i centri molisani. Come si dice, due piccioni con una fava… in questo caso con una assessora.

    Francesco Bottone

     

     

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