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  • Provinciale chiusa, scatta la protesta: assediare telefonicamente la Provincia con una chiamata al giorno

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Una singolare azione di protesta, un pressing vero e proprio sulla Provincia di Chieti affinché venga riaperta al più presto la strada provinciale tra Castiglione Messer Marino e Montazzoli. 

    «Chiedete e vi sarà dato», sta scritto da qualche parte ed ancora: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: amico, prestami tre pani,  perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti;  e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli;  vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza». Insomma, lo insegna anche Gesù Cristo: se stressate qualcuno insistentemente otterrete quello che cercate. E da questo esempio evangelico probabilmente ha tratto spunto Bernardo Mastrovincenzo di Castiglione Messer Marino che in merito alla perdurante chiusura della provinciale verso Montazzoli per lavori sulla frana al km 5 propone di stressare gli uffici della Provincia, una sorta di stalking telefonico sull’ente al fine di ottenere, per sfinimento, la riapertura al traffico dell’importante arteria. Rompere i coglioni alla Provincia di Chieti, tutti i santi giorni, per far riaprire quella strada, questa, in estrema sintesi, la proposta semplice e geniale allo stesso tempo di Mastrovincenzo, che infatti scrive sul suo profilo Facebook: «Se non andiamo a chiedere e sollecitare la riapertura anche parziale della strada, credo che la stessa verrà riaperta al traffico a novembre. Facciamo una telefonata al giorno al centralino 08714081 e chiediamo un sollecito al giorno, non è possibile subire questi tempi di lavorazione per dei pali che si dovrebbero eseguire in quindici giorni con almeno due macchine sul cantiere. Forza, via alle telefonate e facciamo sentire la nostra voce. Io oggi ho iniziato». Una protesta civile, ma pressante, che dovrebbe, almeno nelle intenzioni del suo ideatore, stressare a tal punto la Provincia che pur di non ricevere altre telefonate riaprirà al traffico la strada. Funzionerà? Basta provare con una semplice telefonata.

    Francesco Bottone

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