• In evidenza
  • Ps: Isernia e Agnone a rischio chiusura, M5S: “Asrem responsabile, ora soluzioni”

    “La pesante carenza di medici nei Pronto soccorso di Isernia ed Agnone, che mette a rischio la continuità del servizio, nonché quella registrata sulle postazioni del 118 dislocate sui territori, è il punto più basso nella gestione della sanità pubblica in Molise. Una situazione più volte denunciata nei mesi scorsi. L’unica azienda sanitaria pubblica del Molise, ad ogni modo, dovrebbe puntare sulla crescita in termini di efficienza ed efficacia. Prima di ogni cosa bisognerebbe investire in nuove tecnologie e personale, concetti più volte ribaditi ma sui quali riscontriamo una lentezza cronica. Se poi l’Asrem per portare a termine un bando di concorso impiega tempi biblici, i professionisti mancheranno sempre con il rischio di veder scomparire i servizi essenziali. Il tutto naturalmente a vantaggio dei privati. Detto ciò resta prioritario tamponare l’emergenza. Per questo in Consiglio regionale avevamo chiesto al presidente Toma l’impegno di interpellare il Ministero della Difesa e della Salute con l’invio di medici militari o della Croce rossa. Una proposta ignorata, mentre i problemi restano in tutta la loro gravità. Ad Asrem, Regione Molise e commissari alla Sanità torniamo a chiedere di assumersi le proprie responsabilità e di agire repentinamente. Il forum per la tutela della sanità pubblica ha chiesto l’intervento di Emergency, bene. Ogni iniziativa che possa dare respiro ai nostri ospedali va considerata e, se possibile, attuata. Intanto a quanti con immani sacrifici assicurano prestazioni vitali, a uomini e donne, che sotto la calura estiva e senza lesinare forze, lavorano nei Pronto soccorso e nei reparti dei nostri ospedali, va il nostro sentito grazie”. Così Andrea Greco, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale intervenuto ieri alla conferenza stampa convocata davanti l’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia.

    “Le ultime vicende legate agli ospedali della provincia di Isernia e più in generale nelle strutture pubbliche del Molise, sono inaccettabili molto più se pensiamo di essere alla vigilia di mesi dove il Molise accoglierà migliaia di turisti provenienti da tutta Italia e dal mondo. Chiediamo alla Giunta regionale e al commissario Flori Degrassi di applicare quelli che sono gli indirizzi strategici in fatto di sanità e le norme indicate nel decreto Giustini del 2019. A chiederlo non siamo solo noi ma tutti i molisani stufi di vivere in una terra governata da politici incapaci di imporre scelte fondamentali per il bene della collettività” le parole di Vittorio Nola.

    “Siamo qui per manifestare vicinanza e solidarietà agli operatori sanitari che tra mille difficoltà portano avanti un lavoro encomiabile. L’ospedale di Isernia, come tutti quelli presenti in Molise, deve tornare al centro della programmazione regionale. E’ necessario invertire tendenza in fatto di decisioni non prese da parte dell’attuale giunta che sta portando al collasso l’intero sistema sanitario pubblico. Al tempo stesso servono investimenti lungimiranti. A distanza di due anni, impensabile che il piano di assunzioni rimanga inattuato. Mi riferisco in particolare all’emergenza – urgenza con bandi che vanno espletati a tempo indeterminato in modo da rendere attrattiva l’offerta. Non da meno quello che registriamo sulle postazioni del 118 di Cerro al Volturno, Castelmauro e Sant’Elia a Pianisi dove non ci sono più medici sulle ambulanze. Tutto ciò è inammissibile. Dal canto nostro continueremo a fare proposte e impegnarci fattivamente per trovare soluzioni rapide” il pensiero di Angelo Primiani, portavoce del M5S vice presidente del Consiglio regionale.

    “Chi doveva programmare non lo ha fatto e queste oggi sono le conseguenze – il commento di Mino Bottiglieri, portavoce del M5S in Consiglio comunale ad Isernia -. Siamo di fronte ad una situazione drammatica che non coinvolge solo il Pronto soccorso ma anche altri reparti del ‘Veneziale’. Il tutto accade tra l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale e del sindaco, responsabile della salute pubblica, che anziché tentare di mettere in campo azioni per risolvere le problematiche, preferisce restare in rigoroso silenzio”.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento