• News
  • Quaranta quintali di trote pronta pesca nei fiumi d’Abruzzo

    «Nelle prime due settimane di aprile verranno effettuate le immissioni, circa 40 quintali, di trote nei fiumi abruzzesi». Lo comunicano l’assessore alla pesca, Dino Pepe, e il presidente della Terza commissione consiliare, Lorenzo Berardinetti. «Verranno liberati capi ‘pronta pesca’ di alta qualità, di ceppo autoctono mediterraneo e di ceppo atlantico – precisa Pepe – allevati nel centro ittiogenico sperimentale e di idrobiologia (CISI) del Vetoio, all’Aquila».

    Il CISI è centro di eccellenza per la produzione di trote fario per il ripopolamento dei fiumi regionali; nella struttura è mantenuto uno stock di riproduttori geneticamente certificati che garantiscono l’approvvigionamento del materiale ittico necessario da immettere. «Dopo il primo ripopolamento – osserva Pepe – faranno seguito altri interventi con trote pronta pesca e trotelle».

    La tecnica di immettere materiale di piccola e grande pezzatura, spiegano i tecnici, è una precisa scelta dovuta alle diverse necessità dell’ecologia fluviale: trotelle più adattabili nei tratti montani con elevate potenzialità di accrescimento e riproduzione e trote pronto pesca di grossa pezzatura per i tratti fluviali di fondovalle e più comodi da raggiungere dai pescatori.

    «La Regione – continuano Pepe e Berardinetti – intende promuovere nel tempo, la semina di trotelle del ceppo mediterraneo, che garantiscono maggiore rusticità ed adattabilità all’ambiente, a sostegno della biodiversità ittica e della produttività naturale dei corpi idrici».

    Inoltre, la Regione ha pubblicato l’avviso per raccogliere manifestazioni di interesse per l’affidamento del servizio di gestione operativa del Centro ittiogenico sperimentale idrobiologico. Il servizio richiesto dall’avviso regionale comprende numerose attività come la gestione dei riproduttori, la produzione di novellame, l’allevamento ed alimentazione delle forme giovanili e delle trote adulte fino alla semina o al possibile rimpinguo del parco riproduttori.

    «Con la nuova norma regionale che disciplina la pesca delle acque interne, licenziata nei giorni scorsi dalla commissione competente e ora all’esame dell’aula dell’Emiciclo – aggiunge Pepe – i due provvedimenti rappresentano un’ulteriore conferma della concretezza e dell’attenzione stiamo dando al mondo della pesca sportiva, attività questa, che ricomprende molteplici aspetti che generano utilità in termini di ricadute economiche, turistiche e di tutela e presidio del territorio, riferito – conclude l’assessore – alla corretta gestione della fauna ittica e dei corsi d’acqua».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.