• In evidenza
  • Regione Molise: M5S rivendica vice presidenza Consiglio regionale

    CAMPOBASSO – Il 22 aprile scorso, il MoVimento 5 Stelle si e’ confermato prima forza politica del Molise con numeri incontrovertibili. A deciderlo sono stati i cittadini. Per questo motivo – si legge in una nota dei pentastellati molisani – ora siamo pronti ad entrare nell’Ufficio di presidenza: il posto giusto per assicurare un controllo migliore della macchina amministrativa. Il luogo adatto a garantire maggiore trasparenza. E’ infatti da li’ che si controlla il rispetto del regolamento interno, che si tutela l’esercizio dei diritti dei consiglieri, che si assicura il buon andamento dei lavori di Commissione. Ed e’ sempre li’ che si programma l’ordine dei lavori del Consiglio o che che si predispone lo stato di previsione della spesa per il funzionamento di Consiglio, Commissioni, Gruppi e uffici annessi. Storicamente, una delle due vicepresidenze del Consiglio è andata alle forze di opposizione, in particolare alla più votata di tali forze. Naturale, quindi – sottolinea la nota – che questa carica vada al MoVimento 5 Stelle.

    Per questo – fanno sapere – stamattina, una delegazione del M5S ha incontrato il presidente della Regione, Donato Toma, per sottoporgli una proposta chiara e semplice: Patrizia Manzo vicepresidente del Consiglio regionale. Patrizia è la persona giusta per ricoprire tale ruolo, in quanto e’ gia’ stata portavoce in Assise per 5 anni ed è stata la più votata in tutto il Molise, quindi conosce bene la macchina amministrativa e ha ricevuto un’investitura popolare che va riconosciuta e certificata. La nostra entrata nell’Ufficio di presidenza sara’ a costo zero. Possiamo annunciare già ora, infatti, la rinuncia a tutte le indennità aggiuntive. Sappiamo bene che in partenza possiamo contare solo sui 6 voti dei nostri portavoce, ma non vogliamo credere che centrodestra e centrosinistra chiuderanno la porta in faccia a 65 mila cittadini che ci hanno scelto alle elezioni, concludono i 5 stelle.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.