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  • Renzi dice di tagliare, ma i consiglieri comunali aumentano

    Con legge n.56 del 7 aprile corrente è stato rideterminato il numero dei consiglieri comunali che, contrariamente alla sbandierata politica dei tagli ai costi della politica o presunti tali, aumentano invece di diminuire.

    In particolare è stato stabilito che per i comuni con popolazione sino a tremila abitanti, il consiglio è composto, oltre che dal Sindaco, da dieci consiglieri, sette di maggioranza, tre di opposizione, e vengono reintrodotti due assessori che insieme al sindaco formeranno la giunta (precedentemente cancellata).

    Si parla di fusione dei piccoli Comuni per diminuire le spese e intanto il non eletto Renzi e suoi prodi aumentano consiglieri e assessori anche in Comuni di cinquecento anime. La coerenza fatta persona.

    Per i comuni con popolazione superiore a tremila e sino a diecimila abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal Sindaco, da  dodici consiglieri ripartiti così: otto di maggioranza, quattro di opposizione. Gli assessori previsti sono invece quattro.

    Le medesime disposizioni normative stabiliscono, inoltre, l’invarianza degli oneri finanziari connessi con lo status di amministratori locali. Tradotto significa che le indennità di carica non aumentano, ma la domanda nasce spontanea: se nei piccoli Comuni, ad esempio, gli assessori da zero passano a due, le indennità aumentano o no? Spiegate a Renzi che la matematica non è un’opinione.

    Pertanto, con decreti prefettizi, in data odierna, è stato rideterminato il numero dei consiglieri per i comuni che, nelle prossime consultazioni del 25 maggio, dovranno rinnovare gli organi elettivi. Un organo veramente inutile, la Prefettura, comunica ufficialmente che mentre il governo dice di tagliare in realtà gli eletti nei Consigli comunali aumenteranno. Aumentati i consiglieri e reintrodotti gli assessori. E parallelamente aumenteranno le clientele dunque e la diffusissima pratica del voto di scambio.

    E sulla stessa lunghezza d’onda, proprio per non farci mancare nulla, è stato innalzato da due a tre il numero massimo di mandati consecutivi per i sindaci.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

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