• Editoriale
  • Residenze fittizie in Abruzzo e Molise: e da Roma continua il via vai alla faccia dei divieti di circolazione

    Per arginare l’irresponsabilità e l’idiozia degli italiani, diciamolo chiaramente, non basterebbero dieci Dpcm firmati da Conte e probabilmente nemmeno la legge marziale. La questione è semplice: bisogna stare a casa ed evitare contatti interpersonali perché solo così è possibile evitare la diffusione massiva di quel fottuto virus. La Cina ce lo ha insegnato: i contagi sono prossimi allo zero, perché hanno fermato tutto e sono rimasti in casa, isolati. Ma gli italiani sono notoriamente dei furbi (credono di esserlo, ndr) e quindi aggirare una norma di buonsenso, emanata per salvare vite umane e non mandare in tilt prima del tempo il sistema sanitario nazionale, è un gioco da ragazzi. Le residenze fittizie nei piccoli centri di Abruzzo e Molise, Alto Molise e Alto Vastese, sono un’ottima “scusa”, ad esempio, per aggirare l’obbligo di restare a casa. Perché se uno vive a Roma da sempre, lavora a Roma dodici mesi all’anno, ma per motivi fiscali ha la residenza a Schiavi di Abruzzo (e già questa è una furbata, ndr) o a Poggio Sannita, può tranquillamente lasciare la Capitale e tornare tra i monti natii senza che nessuna autorità possa impedirglielo. Perché in base all’ultimo Dpcm firmato da Conte si può uscire di casa per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità, per motivi di salute e, veniamo al punto, per «rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Così è scritto anche sul modello di autocertificazione. Quindi, il furbo di turno che vive a Roma e vuole rientrare a Schiavi di Abruzzo o a Villacanale può farlo tranquillamente perché all’andata farà rientro presso la propria residenza (fittizia, ndr) e al ritorno, dopo aver trascorso il fine settimana in montagna, perché starà facendo rientro al proprio domicilio. Tutto liscio come l’olio, tecnicamente perfetto, ma è esattamente il contrario di quello che la norma avrebbe voluto realizzare, cioè una limitazione alla circolazione delle persone (e del virus, ndr) senza un giustificato motivo. Tu che sei rientrato questo pomeriggio da Roma, solo perché sei falsamente residente in un piccolo centro montano dell’Alto Molise-Vastese, fammi capire, che cazzo di motivo così urgente avevi? Ci arrivi a capirlo, testa d’asino, che sarebbe stato oltremodo opportuno che fossi restato a casa tua a Roma o dove vivi abitualmente, in modo da non mettere in pericolo i tuoi nonni, i tuoi genitori, i tuoi parenti e gli altri residenti che vivono in questi piccoli centri tutto l’anno? Il tuo sfizio di tornare nel paese dove sei falsamente residente non ti dà il diritto di mettere in pericolo la popolazione locale. Idiota!

    Francesco Bottone

    tel: 3282757011

    PS: Le norme saranno anche poco efficaci, ma gli idioti restano tali.

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