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  • Reti per pesca di frodo sequestrate dalla Guardia Costiera

    VASTO – E’ continuata in maniera intensa, soprattutto negli ultimi fine settimana, l’attività di controllo della Guardia Costiera di Vasto, lungo il litorale di giurisdizione, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Ortona. L’attività posta in essere dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, mediante pattuglie via terra e mezzi nautici in mare, volta ad effettuare, principalmente, i controlli istituzionali, è stata svolta anche al fine di scoraggiare eventuali comportamenti in contrasto con le prescrizioni imposte dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e dalle connesse Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale per il “contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
    Gli uomini e le donne della Guardia Costiera di Vasto in questi giorni hanno effettuato, in due distinte missioni in mare, con la Motovedetta CP 538 ed il battello GC B 14, la rimozione ed il sequestro di due reti da posta posizionate in maniera tale da occultarle ai controlli in quanto i previsti segnalamenti venivano sostituiti da piccolissimi galleggianti. Una delle reti, di circa 100 metri era posizionata a 20 metri dal pontile di Vasto mentre la seconda, di circa 250 metri, veniva rinvenuta lungo la scogliera posta nei pressi del fiume Sinello. Dette violazioni hanno portato alla redazione di processi verbali per un totale di 4mila euro a carico di ignoti seppur sono in corso indagini al fine di individuare i responsabili di tali illeciti.
    Le pattuglie dei militari via terra invece hanno perlustrato i circa 40 Km di litorale verificando ed acquisendo le autocertificazioni di 63 persone e controllato 5 esercizi commerciali. L’attività di controllo ha comportato l’elevazione di n. 3 processi verbali per un totale di € 1.466 per violazioni all’art. 1 comma 1 lettera a) del D.P.C.M. in vigore.
    Peraltro, lo stesso personale di Circomare, nell’ambito della più ampia e fattiva collaborazione assicurata al WWF, durante le varie missioni ha attenzionato le dune interessate dalla nidificazione del fratino al fine di verificare l’integrità e la salvaguardia dei luoghi di proliferazione della specie protetta.
    Continuerà in maniera costante l’attività di controllo del litorale di giurisdizione del Circondario Marittimo e delle insistenti strutture ricettive portuali e demaniali, anche al fine di scoraggiare comportamenti in contrasto con le attuali disposizioni in materia di prevenzione al contagio e diffusione del virus Covid19.

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