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  • Rivalsa sociale sul capoluogo, per l’Agnone più di un derby

    AGNONE – Inutile nascondersi: quella contro il Campobasso è una sfida del tutto particolare che va oltre l’aspetto prettamente calcistico. Lo si respira a pieni polmoni in ogni angolo della cittadina dove non si parla d’altro che del derby di domenica. Quella tra Campobasso e Agnonese è la classica sfida tra Davide e Golia, ovvero il capoluogo di regione vestito da matrigna contro una realtà periferica alla quale si continua a depredare di tutto e di più. Il piccolo di fronte il grande, dove il piccolo alle prese con problemi atavici quali tagli ai servizi, disoccupazione, spopolamento, e chi più ne ha più ne metta, cerca la rivalsa correndo dietro un pallone.

    Far finta di non sapere queste cose è da ipocriti. Il derby contro i Lupi è anche e soprattutto questo con il calcio che azzererà lo strapotere della città più grande del Molise con Università, ospedali, migliaia di posti nel terziario, sede di Regione e Provincia. Seppur solo per novanta minuti problemi e  disuguaglianze non esisteranno e si penserà solo a centrare l’obiettivo più alto: la vittoria. Nel paese delle campane divenuto quello dell’accoglienza, capace di abbracciare oltre 170 migranti (percentuale altissima rispetto la popolazione residente), il pallone assume un valore di riscatto sociale con un intero popolo pronto a spingere i propri beniamini a compiere l’impresa. Certo, la vittoria della passata stagione firmata Margarita-Ragatzu, che avvicinò l’undici granata ai play-off, sembra lontana anni luce. A parlare la classifica che vede il Campobasso capolista e l’Olympia arrancare nella parte destra della graduatoria. Tuttavia nel derby quello che conterà non sono i punti in classifica o il potenziale tecnico, bensì la fame di successo e la voglia di sovrastare l’avversario. Se si scenderà in campo con questo spirito, allora tutto sarà possibile.  Il “Civitelle” promette di vestirsi a festa e regalare, ancora una volta, un pomeriggio di vero sport all’intera regione. Sugli spalti di un impianto che meriterebbe un sostanziale restyling, atteso il pubblico delle grandi occasioni. Ci sarà il manager Rocco Sabelli, da sempre tifosissimo del Grifone, mentre attesa la presenza di Paolo Di Laura Frattura, presidente dell’esecutivo regionale.

    Mi auguro un risultato pieno, ci sono le premesse affinché si disputi un bel match sia per la squadra e per chi la guida che è una persona metodica, seria, che ama il lavoro costruito pietra su pietra. Più di qualcuno mi dice che siamo in crescita dopo un avvio che ci ha visto partire in ritardo sulle altre”. E’ la spinta che arriva dall’ingegnere Vito Alfonso Gamberale, manager internazionale di vecchio corso e uno dei principali finanziatori del progetto Olympia negli anni passati. “Ho sempre vissuto Agnone con l’orgoglio della patria culturale, del pensiero e della creatività rispetto a Campobasso – replica l’ex ad di Telecom e Autostrade a chi paragona Agnonese – Campobasso a Davide e Golia – Abbiamo superato il periodo in cui Orazio diceva più grande sei e più vali. Oggi ciò che vale è il pensiero, la finezza del pensiero, quindi per questo  dico di aver visto Agnone come il paese guida e simbolo dell’alto Molise e dell’intera regione, indipendentemente dai ruoli amministrativi”.

    (tratto da PrimoPianoMolise)

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